Non sopportava l'idea che il suo matrimonio fosse finito, ma soprattutto che l'ex marito fosse riuscito a rifarsi una vita con un'altra donna, per giunta molto più giovane di lei. Così, una signora di Viterbo ha deciso di farsi giustizia da sola, organizzando una vera e propria "faida" per aggredire e picchiare la nuova compagna dell'ex coniuge. Per completare il quadro, nella "spedizione punitiva" è stato colpito anche il padre della vittima. La donna ha trovato il sostegno del compagno della figlia che si è unito a lei per andare a dare una "lezione" alla compagna dell'ex consorte di dieci anni più giovane rispetto a lei. I due aggressori, essendo della zona di Viterbo - lei di Magliano Sabina e lui proprio di Viterbo - sono partiti di buon'ora per arrivare a Macerata, dove risiedeva la vittima. Presentatisi a casa della ragazza, si sono scagliati su di lei senza alcuna pietà. La donna è stata dapprima minacciata, poi colpita più volte con violente percosse: siccome in quel momento nell'appartamento si trovava anche il padre, pure quest'ultimo è finito nel mirino della signora viterbese e del suo complice.

Denunciati dalle vittime, entrambi sono stati processati per lesioni e minacce. Dopo due anni di causa giudiziaria, il giudice di pace di Macerata li ha condannati a versare un risarcimento da 5000 euro, oltre a pagare due sanzioni da 1500 e 1200 euro. Gli è costata cara, dunque la "spedizione punitiva" per dare una lezione alla fidanzata dell'ex marito dell'imputata. Del resto, nei confronti dell'uomo, da un punto di vista legale, non si poteva far nulla poiché era già separato dalla moglie, quindi non si è macchiato da alcun tradimento né abuso. Forse per questo motivo la donna di Viterbo ha perso la testa e ha deciso di farsi giustizia da sola sfogando con la violenza la sua rabbia su quella ragazza che ha dieci anni meno di lei. A conti fatti, però, la donna dovrà riflettere sulle sue azioni che non hanno portato a nulla di buono. Del resto, la "faida" era un negozio giuridico in età medievale, ma ora fortunatamente non è più ammessa dalla legge.