Giovedì è stato pubblicato su Twitter un video che mostra militanti Isis che usano pesanti mazze e trapani per distruggere antichi reperti nel museo della città irachena di Mosul, in quanto le antiche opere d'arte rappresentavano idoli. Le distruzioni sono parte di una campagna degli estremisti Isis che hanno distrutto una serie di santuari, tra cui anche luoghi santi musulmani, per eliminare ciò che loro vedono come eresia. Probabilmente hanno però salvato un certo numero di opere d'arte che avrebbero venduto sul mercato illegale.

Il filmato di cinque minuti mostra un gruppo di uomini barbuti all'interno del museo di Mosul con martelli e trapani a distruggere diverse grandi statue, che vengono poi visualizzati scheggiati e in pezzi.

Il video poi mostra un uomo vestito di nero in un vicino sito archeologico mentre distrugge un toro alato, divinità protettrice assira che risale al settimo secolo avanti Cristo.

Il portavoce dell'ONU Stephane Dujarric ha detto che l'UNESCO sta esaminando il video. "La distruzione del patrimonio culturale è riprovevole e criminale", ha detto Dujarric, aggiungendo che deruba le generazioni attuali e future della storia del loro passato.

Mosul, seconda città più grande dell'Iraq, e la provincia di Ninive, sono state occupate dai jihadisti il giugno scorso, dopo la fuga degli uomini delle forze di sicurezza irachene. La regione sotto il loro controllo ha quasi 1800 dei 12mila siti archeologici registrati in Iraq, ed i militanti vorrebbero distruggerli tutti per depurare la zona da tutte le idee non-islamiche, compresi libri antichi, reperti archeologici e perfino siti islamici considerati idolatri.

Nel filmato un uomo barbuto dice alla telecamera mentre si trova vicino ad un toro alato parzialmente demolito: "Oh musulmani, questi manufatti che si trovano dietro di me erano idoli e divinità venerate da persone che hanno vissuto secoli fa, invece di venerare Allah. Il nostro profeta ci ha ordinato di rimuovere tutte queste statue come hanno fatto i suoi seguaci quando conquistarono le nazioni."

Un professore di archeologia di Mosul ha confermato alla Associated Press che i due siti raffigurati nel video sono il museo della città ed un luogo conosciuto come Nirgal Gate, una delle numerose porte di Ninive, capitale dell'impero assiro.

Il direttore generale dell'Unesco, "profondamente scioccato" ha chiesto al presidente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di convocare una riunione di emergenza "sulla protezione del patrimonio culturale dell'Iraq come parte integrante per la sicurezza del Paese."