Sembra di essere tornati al tempo del primo Sputnik, quasi 60 anni fa, quando venne lanciato dai russi il primo missile balistico internazionale, basato sull’R-7 con a bordo il primo satellite artificiale, in cui il mondo, ed in primo luogo gli Usa, fu scioccato dalla potenzialità sovietica di inviare un ordigno nucleare in tutto il pianeta. Osservare quella piccola luce orbitare attorno al globo ed inviare dei bip-bip sui ricevitori radio, aprì l’epoca della paura atomica.

Primo test di un missile balistico intercontinentale nordcoreano

Ed oggi cresce ancora la tensione tra Stati Uniti e la Corea del Nord a causa del lancio del primo missile balistico internazionale da parte del governo di Pyongyang.

E’ stata richiesta per oggi stesso, 5 luglio, una riunione straordinaria del Consiglio di Sicurezza dell’Onu su richiesta di Washington. Russia e Cina, pur condannando la prova muscolare, concordano nell’escludere azioni militari, e mentre nelle basi USA in Corea del Sud sono partiti alcuni missili di precisione di avvertimento caduti in acque sudcoreane, Kim Yong-un avverte che non rinunceranno ai loro test.

Nella capitale nordcoreana la folla, convocata davanti a maxischermi televisivi, applaude ubbidiente alla riuscita di quel lancio dopo tanti fallimenti. Il missile denominato Hwasong-14 è riuscito a percorrere 933 chilometri prima di inabissarsi in mare, ma più che il livello tecnologico nordcoreano, quello che preoccupa è la sfida continua lanciata dal suo giovane dittatore, che ha scelto non a caso il 45esimo anniversario della pace tra le due Coree che Pyongyang festeggia proprio mentre a Seul il presidente Moon Jae-in reagisce così al lancio: ‘se è davvero un missile intercontinentale, troveremo le misure necessarie'.

Donald Trump infuriato con la Cina

E sempre non a caso, il 4 luglio, giorno del lancio è anche il giorno dell’indipendenza americana, l’Independence Day, e quindi una provocazione per Donald Trump, che mentre festeggia alla Casa Bianca fa sapere della richiesta da parte degli Stati Uniti di una riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza dell’Onu e di valutare le opzioni per fermare Kim Jong Un: ‘non credo che la Corea del Sud ed il Giappone sopporteranno ancora a lungo’ dice Trump in un tweet, aggiungendo ‘La Cina dovrebbe fare di più’.

Il tono nei confronti di Pechino è duro e sembra che i tempi della grande amicizia ostentati lo scorso aprile a Mar-a-lago in Florida con Xi Jinping siano lontani.

Il missile è una minaccia anche per l’Europa

Gli esperti affermano che il missile Hwasong-14 è a tutti gli effetti un Icbm (inter-continental ballistic missile) e che possa raggiungere la distanza di 6700 km, trasportando una testata nucleare.

E’ basato sul missile russo SLBM (Submarine-launched Ballistic Missile, ovvero missile lanciato da un sottomarino) R-29, accreditato di poter colpire obiettivi fino a 10/12mila km di distanza. La sua dimensione, quindi, dovrebbe essere di circa 13 metri con un diametro di 1,8 metri: pesante al lancio 33mila kg, formato da una lega di alluminio e magnesio, è spinto da un motore a propellente liquido, con i serbatoi integrati all’interno del corpo stesso. Era controllato (oggi il modello russo è stato ritirato) da un computer in grado di guidare il missile tramite un sistema di controllo stellare azimutale per effettuare le correzioni di rotta. Probabilmente oggi l’elettronica di bordo si basa sul sistema GPS.

Il carico utile era una testata atomica di 1100 kg con una potenza tra i 600 chilotoni e gli 1,5 megatoni. Purtroppo nel raggio di azione di questo tipo di missile è inserito anche il territorio europeo.