Non solo sono i docenti precari a far discutere in un periodo in cui più o meno tutte le attività didattiche sono ricominciate. Stavolta a scandalizzare il web (e non solo) ci si è messo un quesito di fisica contenuto in un libro di testo del secondo liceo, nel quale ci sarebbero chiari riferimenti a drammatici fatti di cronaca avvenuti nel nostro Paese non molti anni fa. Il problema in questione si basa sul lancio di un sasso dal cavalcavia di un'autostrada e agli studenti si chiede di rispondere se il sasso in questione (che vola a 1,8 metri al secondo) colpirà l'auto se la stessa viaggia ad una velocità costante di 125 chilometri orari.

Tutto ciò sarebbe riportato in un libro di testo che comunemente gli studenti utilizzano per fare i compiti a casa. Il padre di un alunno, scandalizzato, ha voluto postare la foto del problema sul suo profilo Facebook e in poco tempo il quesito è divenuto virale per il chiaro riferimento agli incidenti che ci sono stati per colpa di qualche balordo che in passato ha lanciato davvero sassi dal cavalcavia.

La riflessione sulla buona scuola dei nostri tempi

Alla faccia della buona scuola, direbbe qualcuno. Fra l'altro, l'uomo che ha postato la foto sul noto social network ha precisato che il ruolo di educatori nei confronti dei figli ce l'hanno i genitori, ma che dovrebbe essere la Scuola la prima a non inneggiare a fatti di cronaca che in passato hanno sconvolto il nostro Paese.

Si tratta di una brutta figura di chi ha scritto il libro, che probabilmente non si è reso conto della gravità del quesito posto agli studenti, al di là del fatto che si possa risolvere o meno. Gli autori, infatti, avrebbero potuto utilizzare altri esempi per chiedere ai ragazzi di risolvere il problema, o comunque avrebbero potuto porgere la domanda sotto un'altra prospettiva, senza fare in modo che il fatto che uno lanci sassi dal cavalcavia sia visto come una cosa assolutamente normale.

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