Anonymous è definito in modo sommario come una sorta di gruppo di hacker, sebbene sia più correttamente un fenomeno legato alle tecnologie informatiche e alla rete internet, nel quale sotto l'appellativo fittizio “Anonymous” vengono firmate azioni di protesta e attacchi contro obiettivi concordati, ad opera di svariati attivisti anonimi.

Un attentato in Italia

Di questi giorni è una notizia pubblicata dal Daily Mail secondo la quale il gruppo è riuscito a sventare un attentato in Italia: o più precisamente a intercettare due jihadisti, non ancora identificati, mentre parlavano della pianificazione di tale attacco.

“We have already foiled 1 attack #ISIS against #Italy, we hope to block others” dice uno dei comunicati sui canali ufficiali di Anonymous.

Nessun ulteriore dettaglio viene fornito a proposito di tale attentato ma l'impegno di Anonymous, preso in seguito agli attacchi terroristici di Parigi prosegue una lotta (naturalmente con molti altri protagonisti) che può risultare una delle più importanti di questo secolo, forse per certi versi analoga a quella che condusse alla decifrazione da parte degli inglesi del codice delle macchine Enigma durante la Seconda Guerra Mondiale (e che risolse il conflitto contro i sottomarini tedeschi). Questa nuova lotta, nel nostro caso ha ancora come obiettivo il flusso di determinate informazioni e il controllo di tale flusso.

Come abbiamo più volte riscontrato, negli ultimi mesi i canali di reclutamento per la Jihad fruiscono della rete internet e un numero impressionante di combattenti sono stati persuasi a lasciare le proprie famiglie e le proprie abitazioni attraverso dettagliate istruzioni prodotte proprio in rete.

È in atto una sorta di "caccia" senza esclusione di colpi preannunciata a suo tempo, dopo gli attacchi a Parigi da un portavoce di Anonymous apparso con la celebre maschera di Guy Fawkes.

Massivi attacchi su internet

“Lanceremo la più grande operazione di sempre. Aspettatevi massivi attacchi su internet. La guerra è dichiarata” aveva detto in francese tale portavoce.

Il gruppo è riuscito finora a individuare una lista di account Twitter propagandistici a favore dell'ISIS, a entrare in vari server utilizzati dallo stato islamico, rubarne informazioni sensibili o anche inibirne l'attività.

Viviamo in un mondo dove l'accesso a internet produce l'apertura di una finestra virtuale, che permette di far trapelare molti aspetti della nostra vita al mondo esterno: nessuno di noi è escluso da tale forma di pericolo. Nel 2011, un attacco di Anonymous dimostrò la vulnerabilità del sistema bancario italiano evidenziando come fosse possibile, in soli 15 minuti, rubare le credenziali di accesso, di un utente scelto a caso. Nonostante quanto molto spesso ci venga ripetuto sull'assoluta sicurezza di certi sistemi, la nostra fragilità è estrema. E attorno a noi delle forze che spesso non riusciamo a comprendere, si stanno scontrando in un conflitto estremamente drammatico, ma che ci interessa purtroppo molto da vicino.