Una nuova interessante teoria sulla vita extraterrestre è stata formulata alcuni giorni fa da un gruppo di astrobiologi dell'Università nazionale australiana. Lo studio certamente molto originale, afferma che le difficoltà di trovare prove circa l'esistenza di vita aliena dipenderebbero dal fatto che gli alieni in realtà si sarebbero estinti. Questa ipotesi prende spunto dal cosiddetto paradosso di Enrico Fermi. Secondo questi scienziati dunque il fatto che non vi siano prove circa gli UFO e gli alieni non è tanto da imputare al fatto che non vi sia vita all'infuori della nostra, ma bensì al fatto che la vita extraterrestre è venuta meno.

I ricercatori infatti si chiedono come mai non vi sia alcuna prova della loro esistenza, nonostante sia ormai assodato che vi siano alcuni pianeti che teoricamente sono adatti ad ospitare vita.

Interessante studio sulla vita extraterrestre

Il coordinatore di questo studio, Aditya Chopra afferma che questo è dovuto al fatto che si parla di forme di vita molto semplici e primitive, che in quanto tali sono anche molto fragili e dunque è assai probabile che queste siano esistite, ma si siano anche presto estinte proprio a causa della propria debolezza. Non sarebbe facile per queste forme di vita resistere ai vari cambiamenti climatici e ambientali che spesso caratterizzano i vari pianeti. Ad esempio secondo i ricercatori australiani è possibile che circa 4 miliardi di anni fa su Marte o su Venere ci fosse la vita.

Ma a causa dei grandi cambiamenti avvenuti dopo circa 1 miliardo di anni, è probabile che le forme di vita presenti si siano estinte. Questo in quanto Marte è diventata troppo fredda e Venere troppo calda per ospitare forme di vita extraterrestre.Secondo questi studiosi dunque l'universo andrebbe concepito in maniera diversa rispetto a quanto fatto fino ad ora. Lo si dovrebbe vedere come un grande cimitero in cui la gran parte dei fossili sono probabilmente forme di vita microbica ormai estinta. Ovviamente nulla a che vedere con omini verdi o cose simili.