A pochi giorni da Natale l'Europa ripiomba nel terrore.

Berlino, pieno centro della parte ovest, un camion ha invaso il marciapiede, travolgendo i presenti. Il tutto si è svolto intorno alle 20:15 del 19 dicembre.

Lo scenario ha riportato subito alla memoria gli avvenimenti di Nizza del 14 luglio, quando un tir trascinò diverse persone, facendo 89 vittime.

Inizialmente le agenzie sono state caute nel parlare di attentato, finché la notizia non è stata data quasi per certa dal tabloid inglese Sun, che ha fatto riferimento a una rivendicazione da parte dell'Isis.

La polizia intervenuta ha confermato la morte di 9 persone e la presenza di almeno 50 feriti. I continui aggiornamenti rendono il bilancio più drammatico di minuto in minuto. Sul mezzo due persone, il complice è morto nell'urto, l'autista si è dato alla fuga, ma sembra essere durata poco, non più di 100 metri. Un uomo infatti è stato presto catturato dalla polizia, anche se non è ancora ufficiale la notizia che si tratti della stessa persona.

Il mezzo su cui viaggiavano ha una targa polacca e l'azienda proprietaria del mezzo ne avrebbe perso le tracce nel pomeriggio. Il proprietario ha dichiarato che alla guida del camion ci fosse suo cugino, escludendo la possibilità di un atto volontario.

Molti sono stati i messaggi di solidarietà in queste poche ore.

Il ministro Alfano ha espresso la propria vicinanza con un Tweet, mentre la Farnesina si sta informando circa la presenza di italiani sul posto. Paolo Gentiloni, presidente del consiglio, ha espresso la propria vicinanza al popolo tedesco e ad Angela Merkel per la strage di Natale. La Cancelliera ha espresso attraverso il portavoce Steffen Seibert il suo dolore per i morti e la speranza che tutti i feriti possano essere aiutati.

La polizia ha chiesto ai cittadini di non uscire di casa, anche se si esclude la possibilità di ulteriori rischi.

Cresce la paura, soprattutto in questi giorni di festa, almeno finché non giungeranno conferme o smentite a seguito dell'indagine già avviata.