Un aumento che mai si era verificato prima: è cresciuto del 140% il numero dei profughi che fanno rotta verso l'Italia, una percentuale altissima che rischia di far esplodere tutto il sistema di accoglienza. L'Italia, attualmente, è l'unico paese in Europa che non respinge gli irregolari e che, per questo motivo, è diventata la meta preferita per tutti gli emigranti che ogni giorno cercano di arrivare nel Vecchio Continente, passando proprio per il nostro paese.

Ogni giorno ci sono barconi che arrivano in Sicilia, Campania, Puglia e Sardegna; una situazione quasi insostenibile.

Ormai, chi parte dalle coste africane preferisce arrivare direttamente in Italia, dove sa che non verrà respinto, ma che troverà accoglienza, senza essere rimandato indietro prima di 2-3 anni. Non è un caso, infatti, che dopo l'accordo tra Unione Europea e Turchia, i profughi non scelgano più la Grecia, dove gli sbarchi sono diminuiti del 90% nell'ultimo anno. Gli immigrati irregolari stanno lontani anche dalla Spagna: il paese iberico, infatti, può contare su un potentissimo sistema di radar che intercettano le imbarcazioni anche se sono lontane dalla costa. L'ex Premier Zapatero è sempre stato durissimo verso l'immigrazione clandestina, e non è di certo nuovo a respingimenti di massa in mare.

Questi dati sottolineano come l'Italia sia rimasta l'unico paese in Europa a mantenere le porte aperte, come confermano i seguenti numeri: aumento degli sbarchi del 140% nel primo trimestre 2017 rispetto al 2015. Nel 2016, lungo le nostre coste, sono giunti 180mila irregolari, quasi il 20% in più rispetto al 2015.

Una situazione critica che sta mettendo in enorme difficoltà i centri di accoglienza, e che sta insinuando più di qualche dubbio sull'effettivo ruolo svolto da alcune organizzazioni non governative impegnate proprio nell'accoglienza dei profughi.

Infatti proprio in questi giorni si sta parlando moltissimo di un probabile coinvolgimento di alcune ong che avrebbero interesse a far sbarcare più persone possibile sul suolo italiano. Al momento, le dichiarazioni più forti sono state quelle rilasciate dal procuratore di Catania, Zuccaro. Questi, senza alcuna remora, ha affermato che quasi sicuramente ci sarebbero collegamenti tra i trafficanti di essere umani che operano sulle coste africane e alcune organizzazioni non governative che trarrebbero lucro da questo esodo biblico di immigrati diretti in Italia prima, e nel resto d'Europa poi.