Lo ha annunciato la lidl a tutti i suoi consumatori: "Se avete in casa questo numero di lotto di pasta non mangiatela. Potrebbe scatenare delle allergie".

Un allergene non dichiarato

All'interno del prodotto "Penne rigate pasta Combino" lotto numero L701508(B) con scadenza minima 12/04/2019- EAN 2005 8012, è stato trovato un allergene: la soia. A dare l'annuncio è stata la stessa Lidl che ha chiesto il ritiro immediato dei prodotti in tutti i supermercati della catena, viste le pericolose reazioni che potrebbero verificarsi nei soggetti allergici alla soia: prurito, gonfiore alla gola e al palato, crampi addominali, gonfiori, diarrea, flautolenza, mal di testa, vomito, difficoltà respiratorie.

Nei caso più grave, può verificarsi un vero e proprio choc anafilattico che può anche peggiorare fino ad avere una perdita di coscienza.

In questo caso la migliore cosa da fare è quella di rivolgersi immediatamente all'ospedale più vicino per evitare complicazioni gravose. La Lidl ha avvisato la propria clientela con sensibilità all'allergene di non consumare la pasta e di riportarla nel punto vendita d'acquisto dove verrà poi emesso un rimborso all'acquirente; per tutte le altre persone non c'è nessun pericolo ed è possibile consumare tranquillamente la pasta.

Già lo scorso anno un ritiro

Non è la prima volta che la famosa catena di supermercati ritira dal mercato un prodotto. Ricordiamo il caso del Pistacchio Italiamo con il numero di lotto L57116104 con termine minimo di conservazione (TMC) 30/06/2017 con codice EAN 20531041, venne ritirato dai negozi Lidl per la presenza di un'aflatossina (una micotossina prodotta da alcune specie funginee), considerata dai ricercatori "altamente tossica".

Anche in quel caso, la Lidl aveva dato la piena disponibilità al rimborso per il cliente e aveva messo a disposizione un numero verde. Secondo il dottor Carlo Brera, I danni causati dal contatto con l'aflotossina sarebbero gravi, ad esempio potrebbero riscontrarsi problemi come cancro al fegato o malattie epatiche.

Spesso possiamo riscontrare la loro presenza anche in alcuni alimenti che abbiamo normalmente in casa, grazie alla muffa che si forma su di essi. Nella Pianura Padana ad esempio, umidità e caldo facilitano la comparsa di queste aflatossine, contaminando i campi di mais presenti nel territorio, con spiacevoli conseguenze per i coltivatori.