Nuova tragedia per un piccolo deceduto dopo essere stato abbandonato in auto per due giorni, al caldo, senza cibo né acqua. E’ successo nel Michigan, negli Usa, come riporta il Daily News. La madre di 22 anni è stata accusata di omicidio volontario con l’aggravante della crudeltà. Lovily Johnson, questo il nome della donna, originaria del Wyoming, dovrà ora rispondere anche delle accuse di abusi e maltrattamenti su minore. Il giudice del tribunale distrettuale del Wyoming, Steven Timmers, ha già ordinato l’arresto cautelare della giovane mamma e la detenzione in carcere.

La vicenda

Il 19 luglio scorso, Lovily è arrivata verso le due e mezza di pomeriggio, come raccontano i medici e le infermiere a cui si è rivolta, presso l'Helen DeVos Children's Hospital di Grand Rapids con il suo bambino, Noah, dicendo che stava male e che era svenuto. Ma i medici che l'hanno preso in cura hanno immediatamente constatato la morte del piccolino di soli 6 mesi, che infatti era già deceduto da diverse ore. I sanitari insospettiti dallo strano racconto della madre, hanno quindi allertato le forze dell’ordine.

Agli investigatori a cui è stato affidato il caso, la donna ha ammesso di essere l’unica ad essersi occupata del bambino prima della sua morte e ha raccontato che abita da sola insieme alla sua prima figlia di soli due anni.

Ha inoltre spiegato come non si sia accorta del malessere del figlio prima di trovarlo privo di sensi, quando ha deciso di portarlo in ospedale.

La confessione

Ma l’autopsia sul piccolo corpicino ha rivelato dettagli ben più macabri. Il bambino era morto da molte ore, a causa di disidratazione in quanto era rimasto per ben due giorni senza acqua né cibo molto probabilmente in un luogo chiuso e caldo.

Interrogata quindi nuovamente dal detective Wyoming Robert Meredith, la donna ha così finalmente confessato di aver lasciato il figlio in auto per due giorni senza aria condizionata né cure, e di essersene completamente dimenticata. Secondo le accuse invece la giovane mamma avrebbe intenzionalmente lasciato il bambino da solo, non curandosene dal lunedì precedente.

La Johnson apparirà in tribunale il 2 agosto per la sua prima causa in udienza e rischia "la fine pena mai". Al momento la figlia maggiore è stata posta sotto la supervisione del Dipartimento di Stato della sanità e dei servizi umani. Molto probabilmente, confermano le forze dell’ordine, sarà affidata alla nonna materna.