Resto al Sud, il bonus destinato ai giovani fino a 35 anni che vivono in una di queste regioni del Meridione, ovvero Sicilia, Sardegna, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Abruzzo e Molise desta ancora molto interesse tanto che il Ministero dello Sviluppo economico ha deciso di pubblicare una specie di guida via web tramite la quale poter risolvere molti dubbi e domande che sono state poste in questi mesi. In particolare il Ministero ha fornito ulteriori istruzioni per la compilazione della domanda per l’accesso al Bonus, le modalità di erogazioni dei soldi previsti e le proposte imprenditoriali che maggiormente vengono prese in considerazione.

L’Ente ricorda, inoltre, che l’investimento minimo per l’acquisto dei beni finalizzati alla produzione per medie e piccole imprese deve non essere inferiore ai 500 mila euro.

Resto al Sud cos'è e chi può accedere ai fondi di Invitalia?

È un Bonus destinato ai giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni e residenti in una regione del Meridione, che vogliono iniziare una nuova attività imprenditoriale. Il Bonus può coprire tutte le spese di avviamento sia a fondo perduto sia con incentivi a tasso zero.

Ma come funziona l'incentivo per i giovani del Sud? Innanzitutto bisogna verificare che si abbiano tutti i requisiti, e l’agevolazione non prevede una data di scadenza bensì ogni proposta verrà valutata seguendo un ordine cronologico di presentazione.

La domanda va compilata via web fin dallo scorso 15 gennaio. I fondi a disposizione ammontano a più di un miliardo di euro.

Nuove Faq: qual è la procedura per accedere al credito d’imposta?

Tutti coloro che vorranno chiedere il Bonus Resto al Sud per investire nel Meridione dovranno presentare la domanda presso l’Agenzia delle Entrate via web.

Nel solo caso in cui i progetti presentati non riguardino il settore primario, sarà compito dell’Agenzia trasmettere il progetto al Ministero dello Sviluppo per valutare se sono possibili i finanziamenti.

La Società che ha ricevuto il benestare dell’Agenzia delle Entrate quanto deve aspettare?

La società che riceve il via libera dall’Agenzia delle entrate può da subito utilizzare il credito d’imposta senza dover aspettare l’istruttoria del Ministero dello Sviluppo economico. Le spese effettuate per l’acquisto di immobili devono comunque essere poi redicontate al Ministero, ma solo nel caso usufruiscano anche delle risorse PON I&C.