Dopo un serie di interviste realizzate da “Tecnè” nei primi giorni di novembre è emerso come più del 70% degli italiani non si senta sicuro dei nostri apparati di sicurezza e come, invece, abbia paura di un possibile ed imminente attacco terroristico. Il fatto che ancora oggi nessuna delle nostre città sia stata colpita non è assolutamente considerato un fattore positivo, anzi è emerso come sia legato solamente al fatto che, ad oggi, nessun obiettivo è stato considerato importante dagli attentatori. “E’ solamente questione di tempo” così risponde più della metà delle persone intervistate.

La minaccia terroristica è, al giorno d’oggi, una tra le più grandi paure degli italiani. Lo studio riporta come nessuno si senta al sicuro, né quando esce di casa né al lavoro, né in giro per negozi o centri commerciali e né, tantomeno, nel dover affrontare un viaggio.

L'indagine

“Tecné”, società leader nei sondaggi, ha condotto tra il 3 e il 4 novembre 2017 un’indagine su ampia scala, prendendo come campioni mille persone aventi più di 17 anni e rivolgendo solamente tre domande:

  • Perché in Italia non ci sono stati episodi di terrorismo?

Più del 46% ha risposto che l’Italia non è stata fino ad adesso un obiettivo del terrorismo ma questo non dà per scontato l’idea che non lo sia e, di conseguenza, si sente preoccupato per la possibilità di un prossimo attacco.

Solamente il 40,9%, invece, afferma di porre massima fiducia nei nostri intelligence e di esser sicuro nelle loro mani.

  • Quanto sono preoccupati gli italiani rispetto al rischio di attentati?

Anche qui, un’altissima percentuale (89,3%) dichiara di essere estremamente angosciato rispetto alla possibilità di venire attaccati. Un 10% si dichiara, invece, tranquillo e senza paura convinto che se non è successo finora sicuramente non succederà.

  • Quanto è alto il rischio di attentati in Italia?

La maggior parte delle persone che hanno preso parte all’intervista hanno dichiarato di esser convinti di un’elevata possibilità di attentati nel nostro paese. Solamente il 24%,invece, dichiara di esser sicuro che l’Italia non verrà mai attaccata.

Conclusioni

L’indagine porta alla luce come sia presente un’apprensione in tutti gli strati sociali e in tutte le fasce d’età.

Maggiore inquietudine emerge in quelle persone che si informano quotidianamente, per interesse o per lavoro e che, di conseguenza, sono più informati su cosa succede nello scenario internazionale.

A differenza di altre interviste condotte nei mesi successivi, si nota come la paura sia aumentata nel corso dell’ultimo periodo in quanto non si riesce a trovare la fine dei continui attentati sanguinari. Il risultato è uno scenario alquanto preoccupante: la minaccia terroristica spaventa la popolazione italiana in misura sempre più crescente.