Al via il Reddito d'inclusione. Si tratta della prima misura di livello nazionale di contrasto alla povertà. Nella circolare dell'Inps numero 172, datata 22 novembre scorso, si legge che sarà possibile avanzare domanda da venerdì 1 dicembre 2017 direttamente ai Comuni o ad altri punti di accesso già indentificati. Basterà utilizzare il modello allegato alla stessa circolare, che fornisce istruzioni amministrative, illustrando il riordino delle prestazioni assistenziali che mirano al contrasto della povertà, Sia e Asdi, e la rideterminazione del fondo povertà.

Al momento della presentazione dell'istanza, il richiedente dovrà possedere un'attestazione Isee in corso di validità.

Requisiti e situazioni

L'ammontare dell'importo, relativo al numero dei componenti del nucleo familiare, tiene conto di trattamenti assistenziali e redditi riguardanti lo stesso nucleo. L'importo complessivo annuo non potrà comunque superare quello dell'assegno sociale. Previsti requisiti specifici di composizione, residenza e anagrafici. Quanti, al primo dicembre 2017, percepiranno il Sia potranno presentare domanda di Rei immediatamente o dopo, senza alcun pregiudizio economico. L'erogazione del beneficio non potrà superare un massimo di diciotto mesi. Da questi saranno sottratte eventuali mensilità percepite per il Sia.

La misura definita Rei - introdotta dal Dl 147 del 15 settembre scorso, emanato in attuazione della Legge delega 15 marzo 2017, con decorrenza dall'1 gennaio prossimo - prevede un beneficio di natura economica erogato con l'attribuzione di una carta prepagata emessa da Poste italiane Spa, ma subordinata alla valutazione della condizione economica e all'adesione a un progetto d'inclusione sociale, nonché lavorativa.

Fra i requisiti familiari previsti, almeno una delle seguenti situazioni: presenza di un componente d'età inferiore ai 18 anni nel nucleo familiare; di una persona con disabilità e di almeno un genitore; di una donna in stato di gravidanza; di un lavoratore di età pari o superiore ai 55 anni, in stato di disoccupazione per licenziamento, dimissioni per giusta causa, risoluzione consensuale.

Il valore dell'Isee

Per quanto riguarda i requisiti economici: valore dell'Isee non superiore ai 6 mila euro; valore dell'Isre ai fini Rei non superiore a 3 mila euro; valore del patrimonio immobiliare non superiore ai 20 mila euro, diverso dall'abitazione; valore del patrimonio mobiliare, non superiore ai 6 mila euro, quota aumentata di 2 mila euro per ciascun componente del nucleo familiare successivo al primo, fino a un massimo di 10 mila euro. L'Isee va rinnovato alla scadenza per evitare la sospensione del beneficio. Il Rei è concesso per un periodo continuativo non superiore a 18 mesi. Superato tale limite, può essere rinnovato per 12 mesi, ma solo dopo che siano effettivamente trascorsi già sei mesi dalla data di conclusione della prestazione.

Il possesso dei requisiti è verificato dall'Inps con cadenza trimestrale.

Il beneficio mensile

La Carta Rei consente prelievi di contante, entro un limite mensile che non può superare la metà del beneficio attribuibile. Prima dell'utilizzo, l'interessato dovrà attendere la ricezione del "Pin", che verrà inviato in busta chiusa all'indirizzo indicato nella domanda. Il saldo e i movimento sono verificabili preso gli Atm di Poste italiane Spa. In caso di decadenza del beneficio, l'Inps disporrà la disattivazione della carta. Il tetto massimo del beneficio mensile è di 485,40 euro, complessivamente 5 mila e 824 euro l'anno, per i nuclei familiari di cinque o più componenti; 461,25 per quattro, 382,50 per tre, 294,38 per due, 187,50 per uno.

Così il ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Giuliano Poletti, sul sito web ministeriale: "Il Rei rappresenta il pilastro fondamentale del Piano nazionale per la lotta alla povertà e colma un vuoto annoso nel sistema italiano di protezione degli individui a basso reddito".