"Non devi sentirti sconfitta, per me questa è una vittoria." Furono queste le ultime parole che pronunciò dj Fabo alla fidanzata Valeria, poco prima di andare a morire in una clinica in Svizzera col suicidio assistito. Nelle due ore di testimonianza in aula del processo di Marco Cappato, la compagna di vita del deejay si è lasciata andare ad un lungo pianto liberatorio, raccontando di avere avuto al suo fianco un ragazzo determinato che aveva iniziato lo sciopero della fame pur di vedere concretizzata la sua volontà. "Ora sarò energia nell'universo", queste le ultime parole indirizzate alla compagna e ai famigliari, sempre stati al suo fianco, appoggiando con fatica ogni volontà di Fabo.

In aula presente la madre del ragazzo che sottolinea quanto suo figlio abbia lottato per questo: "spero che questa sia la volta buona per approvare la legge sul biotestamento" ha aggiunto.

E' cominciato questa mattina il processo a Marco Cappato. Ecco cosa è accaduto in aula

Marco Cappato, tesoriere dell'associazione Luca Coscioni, decide di accogliere l'appello disperato di Dj Fabo, decidendo così di accompagnarlo in Svizzera per il suicidio assistito, rispettando le ultime volontà del ragazzo. Al suo ritorno in Italia, Cappato si autodenuncerà, rischiando fino ai 12 anni di carcere. Un processo per reato di istigazione al suicidio per il quale il pm aveva chiesto l'archiviazione, avendo rispettato l'imputato le ultime volontà del ragazzo.

Il gip invece non ha accolto questa richiesta, volendo celebrare comunque il dibattimento. Il 13 dicembre è la data fissata per la prossima udienza, dove Marco Cappato (imputato per aver rafforzato l'intenzione del suicidio e per aver aiutato il ragazzo a raggiungere la Svizzera con lo scopo di ricorrere al suicidio assistito) parlerà davanti al Presidente della Corte d'Assise la quale ascolterà anche il dottor Mario Riccio, ulteriore teste della difesa.

Anche il programma televisivo "Le Iene" si occupò del caso di Dj Fabo

Il caso di Dj Fabo diventò virale, creando un tam tam di opinioni e supporto sui social, grazie ad un servizio realizzato dal programma televisivo mediaset "Le Iene" dall'inviato Giulio Golia, il quale decise di documentare con la sua telecamera una giornata tipo del ragazzo, con tutte le difficoltà al quale era soggetto convivere, il poco aiuto e ascolto da parte delle istituzioni e lo sfogo della famiglia, raccontando in quel caso la sua volontà di ricorrere al suicidio assistito.

Un ragazzo che amava le serate in discoteca con gli amici, far ballare e divertire la gente quando un incidente stradale di 2 anni e mezzo fa fermò la musica definitivamente. Il telefono che cade in macchina, una distrazione di troppo, l'impatto e poi il buio. Fabiano si ritroverà purtroppo bloccato definitvamente in un corpo che era di fatto diventato la sua tomba. In questo ultimo viaggio, la fidanzata Valeria non ha potuto accompagnarlo, motivo per il quale Marco Cappato si è successivamente autodenunciato. Molto probabilmente il servizio integrale de "Le Iene" verrà mostrato in aula proprio il 13 dicembre, quando Cappato avrà l'opportunità di raccontare il viaggio intrapreso con Dj Fabo.

Come anticipa "La Repubblica" molto probabilmente sarà presente in aula proprio Giulio Golia, che anche in seguito alla morte di Fabo non ha mai abbandonato la famiglia e la compagna del ragazzo, tenendo sempre acceso un riflettore su questa vicenda, molto complicata in seguito ai fatti similari accaduti in precedenza.

Poche parole per raccontare il fatto compiuto: una decisione difficile e sofferta presa, che hanno reso di fatto Dj Fabo un uomo libero. Proprio come voleva essere lui. Energia nell'universo.