A cura di S. Giovannini e di R. Guerra, è uscito per le Edizioni La Carmelina di Ferrara-Roma, un libro digitale particolare con circa 50 autori, alcuni molto noti, altri emergenti. Così l'introduzione (estratto) di Giovannini: "La necessità di progredire, alla fine è e sarà più forte di tutto, e chi si ferma o si arrende non fa un buon servizio né a se stesso, né alla comunità.....Qui i testi sono realmente esemplari nella concisione e paradigmatici nel coraggio di dire... "...

Contro il Pensiero Unico

Al di là di contributi programmaticamente eclettici, la traiettoria condivisa è fortemente critica verso il cosiddetto Pensiero Unico contemporaneo.

Filosofi, artisti e scrittori, di più generazioni inoltre, fanno a modo loro Rete, attraverso la parola: tra Tradizione rinnovata e orizzonti futuribili anche radicali: è il caso degli stessi M. Veneziani, G. de Turris, R. Gasparotti, G. Sessa, M. Vannini e altri nel primo caso; dei vari A. Saccoccio, R. Campa, V. Conte, S. Vaj, G. Parisi e altri nel secondo. Da segnalare, ulteriormente, oltre allo stesso Saccoccio, alcuni giovani filosofi o artisti squisitamente nativo digitali quali G.Montinaro, D. Foschi, L. Siniscalco, G. Balducci, V. Limone, F. Venturini e altri.

La fine della Politica

Dalle parole e le riflessioni emerge una diagnosi forse tacita ma micidiale: la politica è morta, figurarsi l'ideologia e ogni destrasinistra: non Dio o gli Dei, non il Futuro, non la scommessa del Reale, pur da dinamiche fortemente simboliche.

Anche in eccesso a volte con oggettive zavorre filosofiche ancora troppo novecentesche: ma finalmente necessarie, quando l'opera nei tempi liquidi o postmoderni avanzati, non esorcizzati, deve essere aperta, e verso una quasi pop cultura paradossale, d'altitudine ma neopopolare prossimo ventura.

Pop Filosofia e Neo Futurismo

Gli autori hanno lanciato memi che quasi configurano una specie di manifesto frammentario inedito, nel male e nel bene, per nuovi scenari futuri tecnologici ma quasi verso certa riaffiorante scienza romantica.

Un cuore di scienza è pulsante nelle pagine. Poi, oltre la suggestione, come accennato, destinato soprattutto alle nuove generazioni nascenti dalla Rete, quando certa cibercultura forse uscirà dalla sua infanzia contradditoria: con una metafora filmica, tra l'ultimo A.I. di Kubrick (e Spielberg) e Solaris di Tarkowskij, oltre il tramonto della civiltà, per nuove aurore certamente care a un Zarathustra versione Anime, magari nuovamente danzante su Marte.

Come dal grande affresco - fondamentale nell'ebook dello stesso Roberto Pazzi dopo certe immagini sorprendenti del robot Curiosity della Nasa. O dall'inno neopitagorico telemantico dello stesso Pierfranco Bruni (anche del MIBACT) al Mediterraneo...