L'ultimo film di Vinterberg ' La comune' è da vedere. E' in uscita nelle sale in questi giorni ed è un film da vedere perché parla d'amore. L'amore tra i componenti della Comune, l'amore di una coppia, l'amore di una adolescente e l'amore verso un bimbo che sa di dover morire a nove anni. E questo film prende dall'inizio alla fine, senza interruzione, perché l'amore è l'elemento fondante della vita e negli anni 70 come adesso, una vita che sia umana non può prescindere da esso.

Siamo a Copenaghen 1975, e una coppia formata da un docente di architettura e la moglie, giornalista della televisione,Erik ed Anna, ereditano una grande casa e decidono di viverci insieme ai loro amici.

La trama del film La comune

Si danno delle regole, e la vita in quel gruppo bislacco procede tra qualche intoppo. La narrazione si fa avanti mostrando gli attriti iniziali,qualche battibecco, ma anche tavolate animate, feste di Natale secondo i crismi del paese, abbracci,calore e la situazione di un bimbo di una coppia che ha problemi di cuore e che vive aspettandosi la morte da un momento all'altro.

Ma le cose non vanno sempre allo stesso modo. E l'elemento perturbatore è rappresentato da una avvenente bionda, allieva nel corso del professore, cui è sufficiente avvicinarsi al rispettabile professore, per farlo cadere in tentazione. Il professore si innamora e dopo un po' rivendica la sua casa per portarci la nuova compagna.

Il film solo ora prende la via del dramma e il dramma è solo della moglie che vuole coniugare liberalità e gelosia, accetta la nuova amante, ma intanto trova insopportabili gli spasimi della coppia che si ama nella stanza sottostante, e prima o poi scoppierà.

E' un film che narra la vita e Vinterberg, da autentico filmaker, sa raccontarla con tutte le sue contraddizioni.

Perché la vita, anche dentro una comune, possiede il dono dell'imprevedibilità e del sarcasmo.

Quello che il regista sa offrirci è un quadro verosimile dell'esistenza umana, ma soprattutto una narrazione franca e veritiera della sofferenza del tradimento, del carico di dolore che scende come una mannaia sulla moglie tradita, ma anche del dispiacere che prova il marito quando assiste senza muovere un dito al distacco definitivo della moglie dal tetto della comune, quella stessa comune che proprio lei si era prodigata a creare.

Tanti sono gli aspetti su cui la cinepresa si sofferma, anche i rapporti sessuali che la figlia della coppia ha col suo primo fidanzato e lo spettatore vede la propria vita riflessa su quello schermo, è portato a fare confronti, a vedere quanto era diverso al suo tempo, e a notare come l'amore coniugale sia una bene che nonostante tutto va salvato per non creare danni maggiori. Un film che emoziona e ti fa vivere per più di un'ora un'altra vita. Questo è il fascino del Cinema, quello grande. E Vinterberg ne è pienamente capace.