Indagine di Bankitalia sui redditidelle famiglie italiane nel triennio che va dal 2010 al 2012, risultato: più della metà delle famiglie italiane vive con meno di2.000 euro al mese, la povertà sale dal 14% al 16% e il redditomedio cala del 7,3%.

La soglia di povertà per una singolapersona viene calcolata in circa 7.700 euro annui, nella ricercaBankitalia precisa che un povero su tre è immigrato.

Inoltre la crisi economica degli ultimianni ha concentrato ancora di più la ricchezza su pochi soggetti: infatti il 10% delle famiglie italiane possiede il 46,6% dellaricchezza netta a livello familiare, mentre la ricchezza totale èpassata dal 62,3% del 2010 al 64% del 2012.

Nello stesso periodo è calato ilnumero delle famiglie indebitate passando dal 27,7% dell'anno 2010 al26,1% nel 2012. L'indebitamento medio familiare è però aumentato da43.000 euro circa nel 2010 a 52.000 nel 2012.

Nell'indagine si rileva come ilpeggioramento economico sia stato più rilevante per i lavoratoriautonomi rispetto ai dipendenti, mentre chi vive con la pensione haavuto un leggero miglioramento. Tra i più giovani il reddito èmolto più basso rispetto alla media nazionale.

Nell'attesa ormai spasmodica deltermine di questa crisi che dura dal 2008 questi dati non fanno altroche confermare un trend negativo che sembra senza fine, un circolovizioso assolutamente da interrompere. In questo senso stabilitàpolitica e l'inizio delle riforme di cui si parla da troppo temposenza che nulla venga messo in atto potrebbero dare una svoltapositiva all'economia e alla fiducia degli italiani.