Il decreto Sorgenia, ridominato in salva de Benedetti è stato firmato da Matteo Renzi in giugno. L'obiettivo, salvare la società in quanto carica di debiti. Tale decreto, detto anche capacity payment, prevede l'erogazione di 120-150 milioni di euro annui per tenere a galla la Sorgenia. Il capacity payment è un incentivo pubblico concesso alle imprese energetiche capaci di soddisfare la domanda, che, come è noto, presenta un andamento molto variabile a seconda dei periodi e delle stagioni, nonché di eventuali incidenti alle linee. Questo tipo di incentivi per il settore energetico è stato previsto dalla legge 23 agosto 2004, n.

239, intitolata "Riordino del settore energetico, nonché delega al Governo per il riassetto delle disposizioni vigenti in materia di energia". Fu firmata dall'allora ministro delle attività produttive del governo Berlusconi, Antonio Marzano, nel 2003. Tale legge trovò ragione nel fatto che all'epoca la domanda superava le capacità produttive delle aziende energetiche. Occorreva incentivare gli investimenti per sopperire ai picchi improvvisi della domanda. Come si ricorderà proprio il 28 settembre 2003, il nostro paese fu vittima di un lungo black out. Questi incentivi tuttavia, non trovarono mai applicazione, in quanto si seguirono altre strade come quella di spingere le energie alternative: fotovoltaico ed eolico.

Solo quando la Sorgenia stava per incorrere nel fallimento, il governo Renzi, rispolverando la Legge Marzano, ha firmato, in giugno di quest'anno, il decreto salva Sorgenia, avallato dalle banche. Il decreto è passato in sordina, malgrado sia stato pubblicato sulla G.U. il 30 giugno (fonti: Blitz, il fattoquotidiano).

L'attacco di Beppe Grillo: De Benedetti lo squalo bianco

Dura la reazione di Beppe Grillo.

Nel suo blog si legge un articolo pubblicato ieri intitolato 'De Benedetti lo squalo bianco". Come immagine all'articolo un fotomontaggio in cui il volto dell'imprenditore è sfumato su di uno sfondo marino. L'articolo dopo aver ricordato il celebre film dello squalo, narra dei debiti della Sorgenia, della ricapitalizzazione della società, del ruolo delle banche tra cui, cita il Monte dei Paschi di Siena, anch'essa disastrata e salvata all'epoca di Monti.

L'articolo si conclude con un post scriptum nei confronti della Sorgenia: "Il M5S parteciperà alla prossima assemblea degli azionisti di Sorgenia". (fonte: blog di Grillo).

Le scatole cinesi delle partecipazioni

La Sorgenia S.p.A., nata nel luglio 1999 con il nome di Energia S.p.A, è un'azienda che opera sul mercato libero dell'energia e del gas naturale. Ha circa 400mila clienti in tutt'Italia per la maggior parte piccole e medie aziende e professionisti. Da fine giugno 2014 ha come principale azionista la Sorgenia Holding con una quota di 81,6%, quest'ultima è a sua volta controllata per il 65% dal Gruppo CIR,  per il 35% dall'azienda elettrica austriaca Verbund e per l'1,2% dal Gruppo Monte dei Paschi di Siena.

La Verbund a sua volta controlla per il 17,2% la Sorgenia S.p.A. La CIR (Compagnie Industriali Riunite S.p.A) è una holding quotata in borsa controllata dalla COFIDE (Gruppo de De Benedetti) per il 46%. La CIR controlla come è noto il Gruppo Editoriale l'Espresso.