Dopo lo scandalo dei vitalizi agli ex parlamentari condannati in via definitiva per reati inerenti il patrimonio pubblico, la mafia e l'inquinamento ambientale, arriva ieri 7 maggio la notizia dello stop a queste odiose "ricompense". Da ogni parte l'opinione pubblica si è detta soddisfatta di un tale segnale positivo da parte del governo, che ha annunciato così di aver messo fine a uno dei privilegi più odiati d'Italia.
Vitalizi da una parte e blocco delle pensioni dall'altra
Gran parte del polverone è stato sollevato per via della sentenza della corte costituzionale 70/2015 che ha dichiarato illegittimo l'articolo della legge Fornero che aveva bloccato l'adeguamento delle pensioni per il biennio 2012-2013.
Si è gridato infatti allo scandalo, considerando che mentre onesti pensionati si sono visti privati di un diritto acquisito, e cioè dell'adeguamento della pensione al costo della vita, ex parlamentari condannati in via definitiva per reati gravi quali corruzione, mafia, inquinamento ambientale, continuano indisturbati a percepire vitalizi d'oro.
M5S, non voteremo mai la legge del Pd perché c'è l'inghippo
Cosa c'è di vero nello stop ai vitalizi e cosa c'è invece di propaganda? Mentre l'ufficio di presidenza della Camera approvava la delibera che blocca i vitalizi, Beppe Grillo dichiarava ai giornalisti presenti che "questa proposta non è altro che un inghippo". La motivazione ufficiale, e soprattutto la spiegazione di questa forte affermazione, la fornisce Laura Bottici, portavoce al Senato.
La senatrice ricorda come proprio da lei partì la proposta oggi approvata, ma che nei fatti era molto diversa, il 9 giugno 2014. La proposta avanzata dal M5S chiedeva un'abolizione vera e non apparente. La proposta in questione è stata poi modificata più volte e stravolta a tal punto da diventare irriconoscibile e, nei fatti, fuorviante.
Ecco nei fatti chi continuerà a percepire i soldi dopo essere stato condannato
Le modifiche apportate alla proposta del M5S sembrano effettivamente studiate per favorire i soliti politici, che a beffa degli italiani che hanno creduto alla dichiarazione del governo, continueranno impuniti a percepire i soldi. Ecco allora che
- il vitalizio viene sospeso, non soppresso, fino a nuovo ordine
- la soglia per rientrare nel vitalizio viene alzata a reati con pena massima di 6 anni (mentre i reati dei politici quasi sempre arrivano a 4)
- l'abuso di ufficio non determinerà alcuno stop nei vitalizi (e molti politici sono stati condannati per questo reato)
- quasi tutti i condannati per tangentopoli sono salvi
- se un cittadino comune commette uno di quei reati, non potrà mai candidarsi in politica, se quel reato lo commette un parlamentare, percepirà pure il vitalizio
- basta fare qualche mese di servizi sociali e il vitalizio rispunta
Il primo dovere di un buon cittadino dovrebbe essere quello di informarsi. Speriamo che i bravi cittadini, prima di credere che i politici condannati non riceveranno più vitalizi, si informino su quello che gli viene detto.