Il social lending, cioè il prestito tra privati senza intermediazione di banche o istituti di credito, è molto diffuso nel nostro paese tanto da avere avuto nell'ultimo tempo un successo senza precedenti, anche perchè dove le richieste di prestito a banche o istituti di credito rimangono inaccoglibili a causa del fatto che il richiedente non ha le coperture necessarie, il social lending sopperisce.

Il credito tra privati è una forma creditizia che non è riuscita subito a decollare per il contrasto della Banca d'Italia preoccupata da questa nuova forma sconosciuta di finanziamento privato ritenuta anche illegale.

I prestiti tra privati differentemente da ciò che ci pensa non sono stati mai illeciti, ma in Italia sono regolati da un'apposita normativa e i contratti tra privati hanno valore di legge. Nel 2009 anche la Banca d'Italia ha ammesso il social lending.

Il social lending nel significato letterale si traduce "prestito sociale", facilita la possibilità dell'incontro tra chi ha soldi da prestare e chi vuole ottenerli in prestito.

Questa tipologia di prestito solitamente è offerta on line, diversi portali operano attualmente, come Zopa, che è stata la prima piattaforma, bloccata in un primo momento da Bankitalia, ma nel 2012 ha riaperto col nome di Smartika, altro operatore del ramo è Prestiamoci, che ha attivato un portale tutto nuovo.

Il vantaggio del social lending è rappresentato dai tassi d'interesse più bassi, in media di due punti percentuali rispetto ai prestiti bancari.

In questi siti on line si realizza un mercato libero del prestito dove si materializza l'incontro on line tra chi cerca o offre somme di denaro, senza tutte le complicanze proprie del prestito bancario, una volta iscritto al sito e comunicati dati e intenzioni (prestare denaro o riceverlo), si ottiene un "rating" un punteggio, una sorta di garanzia per le parti su chi gli interessati hanno di fronte.

I gestori del sito ovviamente si accertano se il creditore ha realmente a disposizione quanto promette e se il richiedente è affidabile per avere la garanzia del rimborso successivo.

Gli operatori fanno stipulare un accordo con valore legale come un normale prestito bancario, con possibilità di accesso al servizio anche per i lavoratori atipici, come quelli con contratto a progetto a tempo determinato.

I creditori non possono sapere il nome dei debitori.

Il vantaggio di chi presta sta nella quota di interessi più favorevole di altre forme di risparmio o investimenti, prestando denaro ad es.: ottiene il doppio degli interessi rispetto ai conti deposito e ai Btp, quindi un modo per investire somme di denaro e farle fruttare.

I siti che gestiscono la trattativa hanno un modesto guadagno che fanno pagare sia al creditore che al debitore.

Non è un sistema fai da te va precisato, il servizio è offerto da società accreditate, le piattaforme sono controllate dalla Banca d'Italia, per evitare frodi, insolvenze e crediti inevasi sono stati approntati strumenti di tutela.

Colui che richiede il prestito ha una sua classificazione con cui gli si riconosce un grado di affidabilità, un po' come succede nelle banche: quando il livello di affidabilità scende, i tassi di interesse sono più elevati per compensare il rischio assunto dal contraente.

Il valore del tasso viene determinato in un'asta online, dove chi presta una somma fissa il rendimento e colloca la propria offerta, facendo riferimento alla rischiosità dei debitori.

Per diminuire il rischio di insolvenza il credito viene suddiviso tra diversi creditori, una media di 30 o 50. Il mercato della domanda di prestiti e l'offerta di denaro liquido si rinnova di continuo poiché è aperta 24 ore al giorno e i tempi per avere un prestito sono brevissimi.