È giunta l'approvazione alla Camera, in prima lettura, del disegno di legge di stabilità. I provvedimenti in materia di riforma Pensioni Renzi 2015 sono di varia natura e di vario genere: in primo luogo è stato introdotto il tetto alle pensioni d'oro, dunque sarà impossibile cumulare i benefici del sistema contributivo e del sistema retributivo; in secondo luogo è stato approvato lo stop alle penalizzazioni fino al 31 dicembre 2017 per la pensione anticipata dei lavoratori precoci; vengono poi introdotti i cosiddetti "benefici amianto" per i lavoratori che sono stati soggetti all'esposizione; cambiano, in alcuni casi, le procedure di pagamento degli assegni pensionistici; sono stati infine diminuiti i tagli ai patronati.

Ecco allora cosa cambia a partire dalla riforma pensioni Renzi 2015, ricordando che restano ancora in sospeso le vertenze più importanti contro la legge Fornero: la questione degli esodati che eccedono il sistema delle salvaguardie; i Quota 96 e la proroga all'opzione donna.

Riforma pensioni Renzi 2015: tetto alle pensioni d'oro e stop alle penalizzazioni per i lavoratori precoci

I due provvedimenti più importanti di questa, seppur limitata, riforma pensioni Renzi 2015 riguardano le pensioni d'oro e i lavoratori precociIn cosa consiste il tetto alle pensioni d'oro? Molto semplice: l'importo complessivo del trattamento pensionistico per gli alti dirigenti dello stato non può essere superiore all'80% dell'ultima busta paga, impedendo dunque il cumulo di benefici tra il sistema retributivo e il sistema contributivo inasta urato dalla riforma Fornero del 2011.

I risparmi che verranno a seguito di questo provvedimento confluiranno in un "tesoretto" che potrà essere utilizzato soltanto per categorie di soggetti i cui trattamenti previdenziali sono particolarmente penalizzanti.

L'altra importante misura della riforma pensioni Renzi 2015 riguarda la sospensione della penalizzazione per tutti i lavoratori precoci, cioè coloro che, pur avendo maturato i requisiti contributivi previsti dalla legge Fornero, non hanno raggiunto ancora l'età pensionabile.

In parole semplici, coloro che avranno raggiunto i 42 anni e 6 mesi di servizio (41 anni e 6 mesi per le donne) potranno ricevere la pensione anticipata senza alcuna penalizzazione anche uscendo dal mondo del lavoro prima del raggiungimento dei 62 anni di età.

Riforma pensioni Renzi 2015: benefici amianto, pagamenti Inps e patronati

Le altre misure della riforma pensioni Renzi 2015 che hanno avuto il via libera alla Camera riguardano i benefici amianto, i pagamenti Inps e i patronati.

Per la prima questione, viene riconosciuta in maniera definitiva la maggiorazione a fini previdenziali dei periodi di lavoro sottoposti a esposizione all'amianto, secondo quanto previsto dalla normativa previgente alla riforma del 2003. A partire dal 1 gennaio 2015 coloro che sono titolari di più assegni pensionistici, in vista della razionalizzazione del sistema, vedranno spostata la giornata del pagamento dell'assegno al giorno 10 di ogni mese (o giorno successivo qualora sia festivo). Infine, rientra soltanto in parte la riforma dei patronati: il taglio non sarà più di 150 milioni di euro bensì "soltanto" di 75 milioni. Se siete interessati a ricevere aggiornamenti sulla riforma pensioni Renzi 2015, potete cliccare sul tasto "Segui" poco al di sotto del titolo, in alto a destra.