La riforma della Scuola non è stata ancora approvata ma già fioccano i ricorsi: secondo quanto riportato dal quotidiano 'Il Messaggero', l'Anief prevede che tali richieste possano oltrepassare l'incredibile soglia di cinquantamila. 

Come vi abbiamo scritto nella giornata di ieri, la maggior parte di questi ricorsi arriveranno da tutti quei docenti precari che, nonostante abbiano superato i tre anni consentiti per i contratti a tempo determinato, rischieranno l'esclusione sia dal piano delle assunzioni, sia dalle supplenze. Numerosi ricorsi, comunque, riguarderanno anche gli insegnanti risultati idonei ai precedenti concorsi ma esclusi dalle graduatorie a esaurimento. 

Scuola e ricorsi precari: ventimila euro 'minimi' per ogni docente

L'aspetto, senza dubbio, più rilevante è che la stragrande maggioranza di tali ricorsi troverà accoglimento.

Il governo ha già previsto tutto e non per nulla ha già predisposto le risorse per pagare i danni che verranno richiesti dai docenti che non saranno assunti: un miliardo di euro, se si tiene conto di un risarcimento minimo di ventimila euro per ciascun insegnante ma, in diversi casi, l'importo sarà più alto. 

Occorre, infatti, tener presente che un gran numero di precari ha già superato i quarant'anni di età ed ha, alle proprie spalle, una vera e propria 'carriera da precario'.

Riforma scuola, ricorsi contro i trasferimenti 'forzati': ecco perchè

A tutti quegli insegnanti che si rivolgeranno ai vari Tribunali in quanto esclusi dalla stabilizzazione, si aggiungeranno, molto probabilmente, anche tutti quei docenti intenzionati ad aprire un contenzioso in opposizione ad un trasferimento obbligato.

Il segretario generale della Uil Scuola, Massimo Di Menna, ha puntato il dito verso la riforma che, per come è impostata, si presta inevitabilmente all'apertura di numerosi contenziosi. Per non rischiare di perdere la nomina, i docenti saranno costretti a presentare domanda di assunzione in tutte le province. I professori del Sud, quindi, saranno obbligati ad accettare un trasferimento al nord, altrimenti addio ruolo. 

Inoltre, c'è un'altra incredibile assurdità a cui andremo incontro e che riguarda sempre la questione degli spostamenti.

Le assunzioni per l'organico funzionale partiranno quando si libereranno nuovi posti: solo che i primi in graduatoria, pur godendo del beneficio di essere assunti prima degli altri, saranno costretti a trasferirsi, mentre, per assurdo, i docenti che vengono dopo in graduatoria, potrebbero rimanere ad insegnare nella loro città.