Si registrano nuove dichiarazioni da parte di Orietta Armiliato, tra le organizzatrici del Comitato opzione donne nonché referente di coloro che desiderano ottenere il pensionamento anticipato secondo le regole del sistema contributivo.“Nel 2012 l’Inps ha arbitrariamente emanato delle circolari attuative che hanno ridotto di più di un anno la possibilità di accesso all'opzionedonna” spiega Armiliato durante un intervento alla trasmissione radiofonica "Cuori e denari " di Radio 24, parlando in diretta dal presidio di protesta organizzato davanti al Ministero delle Finanze, in Via XX settembre a Roma.
"Rappresentiamo un gran numero di donne che per una serie di motivi diversi sono rimaste senza lavoro e senza alcuna tutela retributiva". Stante la situazione, "chiedere di poterci pensionare con opzione donna significa non dover pesare sugli ammortizzatori sociali e prendere la nostra pensione così come abbiamo versato, visto che andiamo in pensione con il contributivo puro".
Quiescenza con opzione donna, le richieste del Comitato alla politica
Nel frattempo appaiono chiare anche le richieste di sblocco della situazione che sono state rivolte da parte delle lavoratrici alla politica. "Quello che noi vogliamo chiedere all'On. Baretta e al Ministro Padoan è che rimetta nelle poste di bilancio il fondo che deve coprire la prima tranche dell'ingresso delle donne nell'opzione donna.
C'era un fondo che è stato stornato su poste di bilancio non meglio identificate: noi questa mattina chiediamo che i nostri fondi siano rimessi nelle poste di bilancio". Alle protestedel Comitato si è unita una parte del Parlamentoin senso trasversale, visto chenel corso della mattinata si è registrata la presenza al presidio di numerosi esponentidella politica, come i ParlamentariWalter Rizzetto, Marisa Nicchi, Cesare Damiano e Antonella Incerti.
Maggiori dettagli sull'andamento della manifestazione saranno disponibili nei prossimi articoli.
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