Le indiscrezioni dei giorni scorsi sono state confermate. Le ultime novità riguardanti la riforma Pensioni hanno per oggetto le dichiarazioni rilasciate da Renzi durante l'intervista alla trasmissione 'Che tempo che fa'. Il premier ha annunciato in via ufficiale il rinvio delle misure sulla pensione anticipata, un rinvio che ha una scadenza indefinita ma allo stesso tempo vicina, quella del 2016, un rinvio che, paradossalmente, potrebbe riaccendere la speranza nei lavoratori precoci e le loro pensioni, visto che tale categoria, qualora il governo avesse inserito nella legge di stabilità la flessibilità, quasi sicuramente non avrebbe avuto benefici di alcuna sorta, non avendo l'esecutivo trovato le risorse necessarie per operare una più ampia riforma in materia previdenziale.

Ad oggi quindi rimane come unica opzione valida per i precoci la stessa riforma Fornero, che consente, ricordiamo, di andare in pensione dopo 42 anni e 6 mesi di contributi (uomini) e 41 anni e 6 mesi di contributi (donne). Si è tanto parlato, si è tanto discusso in questi mesi per arrivare alla fine ad un nulla di fatto, ufficializzato dal premier stesso in mezzo a tanti temi importanti quali il possibile intervento in Iraq e le dimissioni di Marino.

Pensioni: le parole di Renzi

Il 2015 non era evidentemente l'anno giusto. Il 2016 però sarà l'anno della riforma pensioni di Renzi, l'anno della verità per il governo, l'anno per convincere gli italiani anche sul fronte previdenziale. Queste le dichiarazioni del premier, che rispondendo alla domanda di Fazio sugli esodati ha così risposto: 'I 50 mila esodati hanno la cosiddetta settima salvaguardia, il punto vero è che non abbiamo trovato una soluzione per consentire a chi vuole andare in pensione un paio di anni prima e che è disponibile ad accettare una piccola riduzione.

Non abbiamo ancora trovato una soluzione per far quadrare i numeri. Siccome sulle pensioni se si interviene senza saggezza, senza numeri chiari, si fa danno, proporremo la soluzione nel corso del 2016 soltanto quando tutti i numeri saranno chiari. Io devo dire a una signora di 63 anni, che se ne vuole andare perché semplicemente dopo tutto il lavoro che fa, se lei va via due anni prima e accetta una piccola diminuzione, devo dirle quanto è la piccola riduzione, perché poi dico piccola e magari è una mega riduzione, e lo possiamo fare solo con i numeri alla mano'.

L'esempio, come avrete letto, della signora/nonna è rimasto lo stesso di quello già fatto da Renzi in estate. L'unica cosa ad essere cambiata è il tempo, il tempo che il governo impiegherà per trovare una soluzione, una soluzione coerente rispetto alle parole pronunciate ieri dal presidente del Consiglio a Rai Tre.

Lavoratori precoci: la riforma del 2016 riguarderà anche loro?

I riflettori si spostano ora sulla riforma pensioni del 2016. Quali interventi il governo metterà in campo per risolvere definitivamente la questione della pensione anticipata? Ci saranno misure ad hoc anche per le pensioni dei precoci? Riflessioni a cui troveremo delle risposte certe soltanto tra qualche mese ma che, a livello razionale, potremmo già trovare, poiché quando Renzi dice 'proporremo la soluzione soltanto quando tutti i numeri saranno chiari' è evidente che si cercheranno risorse per affrontare il problema di tutti, compresi i lavoratori precoci. E voi come interpretate le parole di Renzi? Verrà risolta finalmente la questione precoci?