Parole durissime quelle pronunciate dalla consigliera regionale del Friuli Venezia Giulia, Eleonora Frattolin (Movimento Cinque Stelle) in merito al vergognoso ritardo nel pagamento degli stipendi ai supplenti della scuola.

'Si tratta di cittadini lavoratori che continuano, nonostante tutto, a pagare le tasse, il mutuo della loro casa, l'affitto e il canone Rai - denuncia l'esponente pentastellata - Sono sempre regolarmente al loro posto di lavoro, nonostante uno Stato inadempiente'.

Ultime news scuola, mercoledì 23 marzo: Eleonora Frattolin 'Ennesima figuraccia governo Renzi'

La portavoce del Movimento Cinque Stelle non esita a ricordare il decreto che venne firmato lo scorso mese di dicembre dal ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan unitamente al ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, attraverso il quale si rendeva noto lo stanziamento delle risorse economiche necessarie al pagamento degli stipendi relativi agli ultimi mesi del 2015 e quelli riguardanti il 2016.

Eleonora Frattolin parla, senza mezzi termini, di 'ennesima figuraccia del governo Renzi', anche perchè di fronte ad un concorso che costerà trecento milioni di euro, lo Stato non riesce a trovare nemmeno i soldi per pagare gli stipendi ai precari.

'Il concorso è un insulto di fronte al ritardo nel pagamento degli stipendi ai supplenti'

'E' un insulto' denuncia la 'grillina' 'un insulto che, tra l'altro, viola anche uno dei principi più importanti della nostra Costituzione, ovvero l'articolo 3: siamo di fronte, infatti, ad una palese disparità di trattamento tra docenti precari e docenti di ruolo, oltretutto aggravata dal fatto che il contratto dei supplenti non prevede ferie o permessi retribuiti, oltre a non aver diritto al bonus per la formazione'.

Eleonora Frattolin non esita a fare paragoni con i vitalizi, le pensioni d'oro e gli stipendi dei politici che, al contrario, sono sempre puntuali e mai in ritardo. 'Chi lavora ha il diritto di essere pagato regolarmente' afferma la consigliera regionale del Friuli Venezia Giulia 'tanto più che il concorso-truffa stabilizzerà solo un quarto dei precari, nonostante il governo non esiterà a vantarsi con la propria propaganda politica.'