Dopo che la sentenza del Consiglio di Stato del 29 febbraio scorso ha escluso dal computo dell’Isee i trattamenti assistenziali a qualunque titolo percepiti da P.A. e cioè tutte le Pensioni, gli assegni, le indennità per invalidi e quelle sul lavoro, finalmente è arrivata una buona notizia per molti cittadini. Infatti il Consiglio di Stato se con il principio di diritto sopraesposto ha quindi provveduto a disciplinare correttamente tale questione per il futuro, per le dichiarazioni Isee passate, ci ha pensato l’Inps proprio ieri a comunicare le istruzioni per la rettifica.
L’inps, nello specifico ha dato il via libera al ricalcolo, per escludere dall’Isee le indennità di accompagnamento e le invalidità dichiarate risarcimenti e per procedere anche all'applicazione corretta delle franchigie. L’istituto previdenziale sul suo sito internet ha infatti previsto una procedura chiamata di ‘contestazione’ dove è possibile ricalcolare l'attestazione Isee rilevando le inesattezze riscontrate nei dati sui relativi trattamenti. Ebbene ricordare, che dopo la riforma del nuovo Isee, proprio per via del loro inserimento nella DSU (con cui il cittadino richiede l’Isee), tutti i sussidi ricevuti a fini assistenziali sono stati considerati come ricchezza del nucleo familiare.In questo modo tali indennità contribuendo ad aumentareilreddito del nucleo familiare, pregiudicavano allo stesso tempo altri importanti benefici che potevano spettare a chi si trovava in stato di bisogno
Escalation di ricorsi al TAR, per arrivare al Consiglio di Stato
Sono iniziati quindi una serie di ricorsi al Tar Lazio da parte delle associazioni dei portatori di handicap contro tale nuovo sistema di calcolo Isee socio-sanitario per la parte in cui somma le pensioni di invalidità al reddito.
Il governo però, dopo le 3 sentenze dei giudici del Tar favorevoli alle ragioni delle famiglie delle persone affette da disabilità, invece di modificare l’Isee tenendo conto delle illegittimità denunciate, si è rivolto al Consiglio di Stato. L’esecutivo ha chiesto infatti l’annullamento della sentenza del TAR che bocciava quella parte del decreto del presidente del Consiglio dei Ministri che considerava reddito anche le indennità previdenziali e la parte di regolamento del nuovo Isee che contempla delle franchigie variabili se il disabile è minorenne o maggiorenne.
Il Consiglio di Stato ha però rigettato il suo ricorso, dichiarando appunto che inserire i contributiricevuti al fine assistenziale nel conteggio nel reddito, comporta una violazione dell’art. 3 della Costituzione.Tali indennità mirano esclusivamente a colmare una situazione di svantaggio subita dal disabile che richiede la prestazione assistenziale e devono essere considerate come tali.
L’Inps dà l’Ok alle rettifiche: questa la procedura
Da oggi quindi l’Inps ha dato quindi l’Ok agli aggiornamenti dell’Isee che tengono conto della sentenza dei giudici di palazzo Spada, e applicano inoltre in modo corretto le franchigie previste per la presenza di disabili. La procedura per chi intende provvedere da solo è questa: bisogna andare sul sito www.inps.it ed entrare nella ‘sezione servizi online’ quindi ’accedi ai servizi’. Occorre poi selezionare ’servizi per il cittadino’, e scrivere il C.F. e il Pin e cliccare sulla voce ‘Isee 2015’. Si deve poi andare nella sezione dedicata alla gestione dell'Isee. A destra è possibile selezionare ‘apri il fascicolo’ e premere su ‘contestazione’ modificando i dati delle indennità che vanno azzerate.
Infine occorre confermare e procedere al salvataggio della ricevuta. In alternativa presso il Caf si può presentare il modulo integrativo FC.3, compilando ai fine della rettifica, il Quadro nelle sezioni I e III. Per altre info sul tema potete premereil tasto segui accanto almio nome