"Adesso ci aspettiamo di vedere i fatti nella legge di stabilità di fine anno, dopo che anche nel testo del Def è scritto che la flessibilità delle Pensioni è un obiettivo del Governo". E' quanto ha affermato il Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano che tuttora continua la sua battaglia per raggiungere un accordo politico sulla famigerata flessibilità in uscita.

Damiano chiede misure urgenti sulle pensioni

Nonostante l'esecutivo abbia dimostrato il suo interesse a riaprire un argomento così delicato,ad oggiancora non si è trovata una soluzione concreta che possa finalmente soddisfare le aspettative di migliaia di lavoratori che nel 2011 hanno dovuto fare i conti con la tanto odiata Legge Fornero.

Si tratta dei cosiddetti esodati rimasti privi di copertura previdenziale e dei lavoratori precoci che, nonostante abbiano iniziato a lavorare in giovane età non sono ancora riusciti ad accedere al pensionamento. Per questo motivo l'ex ministro del Lavoro Damiano continua a pressare il Governo per passare urgentemente ai fatti.

Ad intervenire, schierandosi contro il presidente del Consiglio Matteo Renzi, è anche il leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni: "ogni volta che siamo in campagna elettorale Renzi annuncia un grande provvedimento che gli frutta un pò di consenso, ma poi sostiene che mancano i soldi", ha affermato.

Presentata una nuova interrogazione per l'ottava salvaguardia

Come anticipato più volte, sul tavolo di Palazzo Chigi sono state già presentate le proposte riguardanti la Quota 41 a favore dei lavoratori precoci che darebbe la possibilità a questa categoria di lasciare il lavoro dopo il raggiungimento di almeno 41 anni di contributi senza andare in contro a penalizzazioni.

Quanto agli esodati, invece, la deputata del Partito Democratico Maria Luisa Gnecchi avrebbe presentato un'interrogazione a risposta scritta per chiedere l'ottava misura di salvaguardia. Adesso spetta all'esecutivo prendere le decisioni necessarie. Intanto i lavoratori precoci si preparano a scendere in piazza nella manifestazione prevista per il 19 maggio per chiedere una soluzione al loro problema e continuare la loro lotta per la Quota 41.