Divampa la discussione sulla riforma Pensioni 2016. Le novità arrivano da Damiano, intervenuto oggi alla trasmissione Omnibus. Il parlamentare Pd ha replicato a Nannicini e Boeri in riferimento alla flessibilità in uscita. In attesa di scoprire i prossimi sviluppi sulle pensioni dei lavoratori precoci all'indomani delle dichiarazioni di Elsa Fornero, il presidente della commissione Lavoro alla Camera è tornato a difendere la sua iniziativa per la pensione anticipata, ricordando i risparmi che le precedenti tre riforme previdenziali hanno generato e continueranno a generare fino al 2050.

Damiano: "Boeri arriva in ritardo"

Di fronte alle ultime novità sulla riforma pensioni, Cesare Damiano è voluto intervenire per mettere dei punti fermi alla discussione. L'esponente dem ha lanciato una piccola frecciata al presidente dell'Inps, ritenendo tardivo il suo monito per la flessibilità in uscita già nel 2016. Il duello a distanza tra Boeri e Damiano si arricchisce dunque di una nuova puntata. Non la scopriamo di certo oggi la rivalità "nascosta" tra il numero uno dell'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale e il deputato del Partito democratico. Una guerra fredda che si è trascinata fin qui senza un vero vincitore. A decretarlo sarà il governo Renzi, chiamato a decidere quale strada percorrere, se quella segnata da Damiano con la proposta di legge 857 oppure quella di Boeri, che prevede una penalizzazione maggiore e un'uscita dal mondo del lavoro più tardiva, sia per i precoci che per i lavoratori tra virgolette normali.

La risposta a Nannicini: "Risparmi per 900 miliardi"

Durante il suo intervento di circa 3 minuti, Damiano è intervenuto su un altro aspetto molto importante della nuova riforma pensioni, quello relativo ai costi. Nella giornata di ieri Nannicini, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, aveva svelato i costi per un'eventuale modifica della riforma Fornero con l'introduzione della flessibilità in uscita, ammettendo che occorrono tra i 5 e 7 miliardi di euro.

In risposta, Damiano, oltre ai costi, ha ricordato anche i risparmidi cui beneficerebbe lo Stato da una riforma previdenziale che prevede la reintroduzione della pensione anticipata, sottolineando inoltre i risparmi conseguiti dalle casse dello Stato da qui fino al 2050 grazie alle precedenti riforme (autocitandosi per quella precedente alla Fornero).