E' ottimista il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali a proposito del confronto con i leader delle organizzazioni sindacali sulla riforma Pensioni e le politiche per l'occupazione. Giuliano Poletti dopo la nuova riunione di oggi con i sindacati, alla quale ha partecipato come sempre anche il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Stefano Nannicini, non nasconde il suo ottimismo sui passi in avanti nell'ambito della discussione finalizzata in particolar modo a individuare le proposte condivise sull'introduzione di nuovi elementi di flessibilità in uscita dal lavoro per l'accesso a nuove formule di pensione anticipata che siano in grado di creare nuove opportunità occupazionali per le giovani generazioni.

Poletti: sulla riforma pensioni abbiamo messo mano a una situazione difficile

"Io sinceramente penso - ha detto il ministro del Lavoro dopo l'incontro di oggi con i segretari di Cgil, Cisl e Uil - che il lavoro che stiamo facendo sulle pensioni è molto importante". Una situazione complessa quella a cui sta ancora lavorando il Governo Renzi in materia previdenziale cercando di sbrogliare la matassa in una cornice di rispetto dei conti pubblici e nel quadro della raccomandazioni dell'Europa preoccupata per le modifiche alla legge Fornero. "Abbiamo messo mano - ha detto Poletti secondo quanto riferisce l'Adnkronos - a una situazione molto difficile". L'esponente dell'esecutivo, parlando dei limiti della riforma pensioni Fornero legati allo scalone che non ha previsto una gradualità nell'uscita producendo i cosiddetti esodati, ha spiegato che l'impegno è quello di "risolvere questo - ha proseguito al Festival del lavoro a Roma - e altri problemi".

Legge Monti-Fornero molto rigida, il ministro: a noi responsabilità di cambiarla

Oltre alla questione esodati e alla flessibilità in uscita a 62-63 anni cin l'Ape (Anticipo pensionistico) sul tavolo del confronto misure ad hoc per la proroga di opzione donna fino al 2018 e per la soluzione del pensionamento con la quota 41 per i lavoratori precoci, ma anche maggiori tutele per i lavoratori impegnati in lavori usuranti e una soluzione definitiva per gli insegnanti della quota 96 scuola.

"Stiamo cambiando leggi - ha detto il ministro del Lavoro manifestando un certo ottimismo - che qualcuno ha votato in precedenza". Nessuna marcia indietro da parte del Governo Renzi sulla riforma pensioni. "Noi - ha sottolineato Poletti riferendosi alle norme contenute nella legge Fornero - abbiamo la responsabilità di cambiarle".