Ancora nessuna novità per quanto riguarda l'uscita anticipata dei lavoratori appartenenti al comparto scuola. Un vero e proprio calvario visto che, nonostante abbiano raggiunto i requisiti per accedere alle nuove misure pensionistiche inserite nella Legge di Stabilità, questa categoria è costretta a rimanere alla cattedra fino al 2018.
Comparto scuola escluso dai benefici
Il Governo Gentiloni ha provveduto a modificare alcuni paletti restrittivi per i lavoratori del settore agricolo ma restano ancora da definire alcuni punti critici che penalizzano fortemente i lavoratori della scuola.
Data l'incompatibilità delle date di scadenza previste per l'Ape Sociale e per il meccanismo di Quota 41 con le date stabilite dal Miur, infatti, gli appartenenti al comparto scuola non potranno beneficiare delle misure quando mancano ancora pochi giorni alla scadenza del termine per la presentazione delle domande.
Saranno quindi costretti ad aspettare un ulteriore anno per l'accesso al pensionamento anticipato. Tuttavia, coloro che sono in possesso dei requisiti richiesti per accedere all'Ape Sociale e alla Quota 41 potranno presentare domanda entro il 15 luglio mentre l'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale certificherà il diritto a pensione entro il 15 ottobre anche se si manifesta il concreto rischio che gli interessati possano ricevere la comunicazione in una data successiva al momento in cui torneranno in servizio e, di conseguenza, si trovino costretti a lavorare un ulteriore anno.
Scuola: la parentesi potrebbe riaprirsi
Un paletto molto restrittivo che che il Governo Gentiloni non è tuttora riuscito a modificare nonostante le varie richieste da parte delle organizzazioni sindacali dopo poco più di un mese dalla pubblicazione dei decreti attuativi sull'Ape Sociale e sulla Quota 41 nella Gazzetta Ufficiale.
Non è escluso, quindi, che possa riaprirsi una parentesi anche a margine della cosiddetta Fase 2 al fine di adattare le scadenze previste dalla Legge di Bilancio e le date stabilite dal Ministero dell'Istruzione.
Attesa per l'Ape volontario
L'argomento era stato ripreso a margine dei lavori per l'approvazione della quinta misura di salvaguardia anche se, il Parlamento, nonostante una norma in extremis per il comparto scuola non è riuscito a risolvere definitivamente la questione. Intanto, si attende ancora il decreto attuativo sull'Ape volontario che potrebbe favorire il pensionamento anticipato di una più ampia platea di lavoratori della scuola.