Buone notizie per migliaia di lavoratori che ormai da molti mesi attendono il decreto attuativo sull'Ape volontario, la nuova misura inserita nella Legge di Stabilità 2017 che da alcuni mesi si trova al centro delle discussioni per via dei ritardi accumulati nell'emanazione del decreto.

Ape volontario, atteso l'esame del Consiglio di Stato

Qualcosa, però, sembra muoversi, visto che il testo è già approdato in Consiglio di Stato, che dovrà occuparsi di esaminarne i dettagli ed esprimere il proprio parere come già verificatosi con i decreti attuativi sull'ape Sociale e sulla Quota 41.

L'attesa per migliaia di lavoratori sembra stia per finire, anche se occorreranno ancora alcuni giorni prima che il Dpcm passi al vaglio della Corte dei Conti per poi essere pubblicato nella Gazzetta Ufficiale.

Che cos'è l'Ape di mercato

Come annunciato più volte, l'Ape di mercato è quella misura che consentirebbe agli ultra 63 enni con almeno 20 anni di contribuzione alle spalle di anticipare l'uscita a condizione che non manchino più di tre anni al raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia, attraverso un prestito erogato dagli istituti bancari convenzionati e mediante una copertura assicurativa da restituire in piccole rate ventennali nel momento in cui viene percepita la pensione piena.

Un meccanismo studiato dall'ex Premier Matteo Renzi e che finalmente diventerà operativo. Da considerare, però, che i giudici di Palazzo Spada saranno chiamati ad esprimere il loro parere e suggerire ulteriori modifiche. In tal caso, infatti, il decreto riceverà un altro freno che potrebbe posticipare la data per l'entrata in vigore della misura.

Proietti preme sull'avvio della Fase 2

Come anticipa il Sole 24 Ore, però, "se non si renderanno necessarie ulteriori correzioni, il Dpcm approderebbe in Gazzetta Ufficiale entro l'estate". Dichiarazioni rassicuranti per migliaia di lavoratori che hanno dovuto fare i conti le rigide norme approvate dalla Fornero ma che, finalmente, potranno dire addio al mondo del lavoro.

Il decreto è apparso sin da subito complicato per via dei requisiti da rispettare e delle convenzioni da stipulare con le banche e gli istituti di assicurazione. Motivo che giustifica i ritardi accumulati per l'emanazione da parte di Palazzo Chigi. Intanto, il Ministro di Economia e Finanza continua a lavorare per chiarire gli ultimi punti in merito ai rapporti con le banche mentre il segretario confederale della Uil Domenico Proietti continua a premere il Governo sull'avvio della cosiddetta Fase 2.