Il sottosegretario all'Economia, Pier Paolo Baretta, in un'intervista che appare oggi sul quotidiano La Repubblica apre alla possibilità del riscatto gratis degli anni universitari ai fini pensionistici. In un passaggio importante dell'intervista Baretta si è detto favorevole a che lo Stato si assuma l'onere dei contributi dei giovani che studiano. Sempre secondo il sottosegretario, la priorità della prossima legge di Bilancio dovranno essere le misure per incentivare l'occupazione giovanile, ancora troppo bassa nel nostro paese. E il riscatto gratuito della laurea dovrebbe essere tra queste.

Gli ostacoli da superare per rendere concreta la misura

Baretta, dopo aver espresso soddisfazione per l'interesse manifestato dagli studenti di Riscattalaurea per un tema così delicato, ha messo in evidenza le problematiche correlate a una riforma di questo tipo. E che, fondamentalmente, sono due. Innanzitutto, attualmente il costo del riscatto dei contributi relativi agli anni universitari è eccessivamente oneroso. In secondo luogo, nell'attuale situazione di crisi economica e lavorativa, per Baretta la partecipazione alla vita lavorativa non può più iniziare con il pagamento del primo stipendio. Anche perché laurearsi con dei buoni voti richiede tempo e l'aspettativa di vita si allunga dilatando, in questo modo, i tempi del pensionamento.

Di conseguenza appare giusto che sia lo Stato ad assumersi l'onere di pagare i contributi dei giovani che studiano.

Le ipotesi allo studio dei tecnici del Governo

Secondo Baretta per poter rendere effettiva la misura è necessario avere un quadro chiaro dei costi da sostenere. Una volta chiarito questo aspetto, secondo il sottosegretario all'Economia, vanno esplicitati i criteri a cui attenersi.

Baretta pensa ad una misura da applicarsi, principalmente, ai nati dal 1980 al 2000, cioè coloro che andranno in pensione con il sistema contributivo. Inoltre, ne beneficerebbero, primariamente, i laureati non fuori corso, con poche eccezioni da valutare caso per caso. Un'applicazione della misura retroattiva, per tutti i già laureati, viene giudicata eccessivamente onerosa per lo Stato.

Potrebbe essere possibile, invece, una riduzione dei costi da sostenere per coloro che sono già laureati.

Il sottosegretario Baretta ha, inoltre, ribadito l'intenzione del Governo di agire in maniera strutturale per la riduzione del cuneo fiscale con lo scopo di favorire l'occupazione giovanile. In un primo momento ciò avverrà con incentivi alle imprese per l'assunzione dei giovani. La seconda fase, invece, prevede, la riduzione strutturale del carico contributivo è fiscale sui giovani lavoratori.