Arrestati i black bloc che si sono resi colpevoli di reati di devastazione e disordini nella città di Milano, il Primo Maggio scorso, quando si infiltrarono nel corteo "No Expo" nel giorno dell'inaugurazione della tecnologica Esposizione Universale 2015 - ospitata nel capoluogo lombardo. I soggetti agirono con premeditazione come un violento commando, armati di molotov, bastoni, bombe carta, sassi e muniti di maschere antigas, sciarpe e caschi da motociclista con lo scopodi poter agire indisturbati e non essere mai identificati.

I black bloc del 1° maggio 2015

Sono stati invece finalmente arrestati alcuni squatter - con questo termine si designa il contestatore urbano che occupa senza permesso un luogo pubblico - di Milano e della Grecia: secondo le indagini, questi soggetti di provenienza anarchica, si infiltrarono nel corteo "No Expo" einsieme a circa 300 persone formarono un commando per mettere a fuoco e fiamme la città. In carcere al momento 4 milanesi - tutti tra i 25 e 30 anni - e 4 giovani nati ad Atene, tra i 18 e i 24 anni. Sono indagati a piede libero5 ragazzi: tre di Milano, uno proveniente da Como e uno dalla Grecia.

Indagini della polizia

Dopo i primi arresti a maggio, le indagini sono proseguite per 6 mesi e gli investigatori hanno vagliato migliaia di fotografie e video provenienti da fotografi di giornali e televisioni, dalle telecamere di sicurezza e da privati che riprendono l'intero percorso di quella manifestazione di protesta contro Expo, che si è trasformata in una vera e propriaguerriglia urbana.

Gli investigatori affermano che il lavoro di tutti questi mesiha reso possibile isolare i vari illeciti in modo da poter attribuire i singoli reati ad ogni responsabile.

I danni dei black bloc

I danni arrecati alla città sono stati innumerevoli: sono state incendiate ben 44 automobili, prese di mira banche, distrutti uffici e negozi.

I ragazzi - tutti con precedenti penali - sono accusati di oltre 100 atti vandalici e di danneggiamento per un totale di 3 milioni di danni. Ben equipaggiati per l'assalto, i militanti avevano passamontagna, maschere antigas e caschi da motociclista, inoltre erano armati di molotov, sassi, bombe carta, bottiglie di vetro e razzi. Un vero e proprio commando, che arrecato danni sopratutto ai cittadini privati.