Incentivare le assicurazioni. Dire che una parola riassume tutta l'essenza negativa di un governo potrà sembrare un'esagerazione, ma non lo è. Questa parola è profondamente rivelatrice della filosofia di questo governo, perfettamente in linea con i governi che lo hanno preceduto.

Ricordate le parole di Monti: "la sanità non è più sostenibile", e le parole del compianto Padoa Schioppa sulla "durezza del vivere," o le parole rivelatrici della Lanzillotta, che in un momento di discontrollo si è lasciata sfuggire la frase: "ci stiamo lavorando", riferendosi alla necessità di ridurre la spesa per le retribuzioni pubbliche ritenuta troppo onerosa?

Ebbene queste parole costituiscono un combinato disposto micidiale, l'essenza di una filosofia che ha un solo scopo: "affamare la bestia" ossia lo stato, rendere il welfare un gigante esangue, privato della sua linfa vitale.

In poche parole il liberismo, meno spesa pubblica, privatizzazioni, liberalizzazioni ecc. una vecchia storia che ha portato interi paesi come l'Argentina, che ancora avverte il fiato sul collo dagli aguzzini del libero mercato, alla fame. Il progetto in Italia è questo. Sotto il nome accattivante e rassicurante di "riforme" si nasconde un progetto di svendita del patrimonio pubblico, il tutto col pretesto di pagare una misera cambiale al debito dello stato, una goccia nel mare.

Eppure se pensiamo alla sanità, il nostro paese con i suoi 110, 8 miliardi di euro, è uno dei pesi della sfera OCSE che spende di meno per la sanità, ma non importa, l'importante è far capire che i costi del welfare non sono più sostenibili e avviarci, come auspica documento conclusivo dell'indagine conoscitiva sul Sistema sanitario nazionale (Ssn), verso un sistema integrato pubblico privato, incentivando le assicurazioni private.

Cosa dice il documento nella parte relativa alle assicurazioni si può riassumere in poche parole: incentivare le assicurazioni attraverso una defiscalizzazione, recuperata attraverso poi un risparmio considerevole sulle prestazioni erogate, e far si che le polizze costituiscano una massa critica in grado di diminuire le spese individuali erogate e assumere un forte potere contrattuale nei confronti dell'ente erogatore.

Tutto questo dovrebbe produrre maggiore "equità"(sic), "in termini di attenuazione degli effetti regressivi della spesa privata individuale" ed efficienza. Parole. Quello che si coglie è che il privato avrà sempre più peso e che le assicurazioni integrative sono uno spiraglio aperto che diventerà ben presto una voragine, spianando il terreno a privatizzazioni in tutti settori.

Apriamo gli occhi prima che sia troppo tardi.