La deputata del M5S Paola Taverna, quando intervistata lascia intendere che i quattro senatori espulsi dal M5S fossero dei voltagabbana, da tempo intenti a tessere trame e accordi sottobanco con altre forze politiche. Non so quanto ci sia di vero in questo, ma di sicuro il moralismo di quanti, appellandosi alla democrazia, criticano Grillo, è fuori luogo.

La storia dei partiti è piena di epurazioni, espulsioni, messe all'angolo di oppositori politici e i grillini non fanno eccezione. Ricordate la nascita del Manifesto? Un gruppo di militanti del PCI, Valentino Parlato e Rossana Rossanda in testa, fu cacciato dal partito perché critici della linea politica di allora.

Il M5S ha un grosso problema, deve ad ogni costo essere compatto se vuole avere una chance di vittoria contro gente che non si fa molti scrupoli a fare "scouting", per usare un eufemismo, o tirare dei trabocchetti, guardate come hanno silurato Prodi e se vogliamo anche Rodotà, sul voto per il presidente della Repubblica.

Quella della perfidia e degli inganni è un'arte vecchia della politica e puntare l'indice sul M5S è di un'ipocrisia da far rabbrividire. Ma come, uno pensa, questi hanno devastato un intero paese, svenduto l'argenteria, fatto accordi con la mafia e non paghi di tutto ciò mettono in conto i loro agi di casta alla gente comune tagliandogli salari e servizi, e mi vengono a parlare di mancanza di democrazia in un movimento che è l'unico che ha mandato il parlamento gente scelta democraticamente?

Ad ogni modo lo hanno capito tutti che i quattro non sono stati buttati fuori perché hanno osato criticare la performance di Grillo in streaming con Renzi, ma semplicemente perché era gente che, diciamo così, aveva poca inclinazione al lavoro di squadra.

Grillo ha un solo difetto, che per qualcuno è un pregio: è un leninista.

Lenin aveva capito che occorreva un pugno di uomini compatti per fare la rivoluzione e ha interpretato il ruolo di leader come di quello che si fa carico di piegare le regole al fine ultimo, svolgendo un ruolo di supplenza verso norme e regole inadeguate al raggiungimento dello scopo. Orellana e compagni assomigliano a una pattuglia di menscevichi in grado di incrinare il fronte granitico dell'avanguardia grillina

Lenin ha fatto una rivoluzione che non si è rivelata un granché per l'emancipazione delle masse, vedremo cosa saprà fare Grillo.