Eccoci con le intenzioni di voto elettorali Ixè Agorà e altri Sondaggi politici presentati nella puntata del mattino su Rai 3 del 26 settembre 2014. Fa specie ancora il calo della fiducia nel Governo Renzi ma ancor di più il calo di consensi di tutti i maggiori leader politici. Non poteva mancare il quesito sull'art.18 e sull'operato di Renzi. Ma entriamo nel dettaglio.

Sondaggi politici elettorali Ixè Agorà del 26 settembre 2014

Il PD rispetto alla settimana scorsa guadagna lo 0,1% e si attesta al 40,5%. Scende il M5S al 20,2% facendo registrare un calo dello 0,3%.

Piccolo rialzo per Forza Italia (+0,2%) che sale al 16,0%. Quasi stabile (-0,1%) la Lega Nord al 7,8%. Molto distanti le percentuali degli altri partiti, abbondantemente al di sotto della soglia di sbarramento prevista in prima istanza dalla nuova legge elettorale Italicum (4,5%) che potrebbe anche scendere prima della presentazione e approvazione del Senato. Fratelli d'Italia-An scende dello 0,2% fino al 2,9%. Risale NCD al 2,4% con un segno positivo dello 0,3%. Superato dunque il consenso di SEL (0,1%) che è al 2,3%. In calo anche UDC con l'1,8% (-0,2%). Invariato il dato di Rif. Comunista all'1,1%, mentre Scelta Civica fa registrare un +0,1% e arriva all'1,0%.

Abbiamo accennato al calo di fiducia nel Governo Renzi.

Secondo il sondaggio Ixè del 26 settembre 2014, si è giunti al 47%, un punto in meno della settimana scorsa, 2 rispetto a 15 giorni fa e di 3 punti rispetto a fine agosto. Per quanto concerne la fiducia nei leader, non ci sono segni positivi nei consensi. Renzi al 48% perde 2 punti, Napolitano con il 39% ne perde uno. In ribasso sempre di un punto anche Grillo e Salvini con il 19%, Berlusconi con il 16%, infine Alfano al 12%.

Non poteva mancare la domanda del momento: "L'articolo 18 va abolito?". Il 35% crede che sia opportuno farlo ma il 65% risponde NO. Renzi ha detto: "In Italia serve un cambiamento violento", ecco cosa pensano gli italiani. L'85% sostiene che abbia ragione, solo il 15% crede che abbia torto. Infine, al quesito su cosa pensano i cittadini italiani dei sindacati: solo il 34% ritiene che siano una risorsa del Paese, invece il 66% crede che costituiscano un ostacolo al cambiamento.