Si fa sempre più acceso e animato il dibattito sul delicato tema dell'amnistia e dell'indulto, nonché sulle necessità di velocizzare quella riforma della giustizia che più volte è stato al centro degli appelli del Presidente Giorgio Napolitano. Nelle sue ultime dichiarazioni al riguardo ha spiegato che "ci sono nuove ragioni di attualità e non rinviabilità dei problemi di riforma della giustizia [...] è un nodo ormai essenziale da sciogliere per ridare competitività all'Italia". Ricordiamo come il Presidente della Repubblica è stato tra le figure istituzionali più importanti a chiedere un atto di clemenza per risolvere il grave problema del sovraffollamento carcerario.

Napolitano resta inascoltato, cancellati i 4 ddl di amnistia e indulto al Senato della Repubblica

Purtroppo le parole di Giorgio Napolitano sono rimaste inascoltate: la situazione resta critica per il tema del sovraffollamento carcerario. Nonostante questo nelle ultime settimane si è assistiti a continui rinvii nella discussione dei 4 ddl di legge dedicati a un atto di Clemenza presso la Commissione Giustizia in Senato. Il dato di fatto è che al momento il calendario dei lavori risulta azzerato, motivo che ha portato il Senatore Francesco Nitto Palma a prendere atto dell'eliminazione di una effettiva possibilità di approvazione di amnistia e indulto nel breve periodo. Resta infatti ancora troppo scomodo politicamente parlare di amnistia generalizzata, come già spiegato dal Ministro della Giustizi Andrea Orlando, che in alcune sue dichiarazioni recenti ha evidenziato come il tema paghi l'indigeribilità politica verso l'elettorato.

Scontro ideologico: Lega Nord contraria, si costruiscano nuove carceri

Si tratterebbe quindi di un vero e proprio scontro ideologico quello che sta prendendo forma sul campo politico, con la Lega Nord che è scesa in campo per dare battaglia. Già in tempi recenti Matteo Salvini aveva etichettato lo svuota carceri come un provvedimento assolutamente controproducente, allineandosi all'idea delle opposizioni secondo le quali la misura approvata dal Governo Renzi sarebbe una forma di indulto e amnistia "mascherata".

Ora è il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia a rilanciare questo genere di argomentazioni, spiegando che a suo modo di vedere "il sovraffollamento carcerario è un problema reale, di dignità e di caserme dismesse [...] Io dico che se le carceri sono sovraffollate, c'è una soluzione che è quella di costruire nuove carceri, anche recuperando le caserme dismesse che abbiamo.

Magari anche qualche isola, visto che siamo nel Comune di Venezia e così risolviamo i problemi dell'umanità e del sovraffollamento carcerario".

Zaia: su amnistia e indulto il mondo si spacca in due

La conclusione a cui arriva il presidente Zaia è diretta: "su amnistia e indulto il mondo si spacca in due, tra chi dice facciamo l'indulto e l'amnistia e scarceriamo queste persone e chi dice facciamo nuove carceri e facciamogli scontare tutta la pena. Io appartengo alla seconda categoria". Un'affermazione dura, che però potrebbe non tenere conto dei reali numeri dell'emergenza: con il 119% di sovraffollamento medio e alcune carceri che superano addirittura il tasso del 200%, i tempi per poter realizzare nuove strutture potrebbero risultare troppo lunghi, soprattutto se si tengono presenti le difficoltà della macchina amministrativa nel Bel Paese. E voi cosa pensate al riguardo di queste dichiarazioni? Fateci sapere la vostra opinione con un commento all'articolo.