Col passare delle ore e lo scrutinio dei voti appare semprepiù chiaro che la persona che ha più possibilità di diventare Presidentedella Repubblica Italiana è Sergio Mattarella, siciliano di Palermo, 73anni sposato con Marisa, padre di tre figli. Mattarella è di famiglia nota alla grande politica: il padreBernardo fu più volte ministro negli anni cinquanta e sessanta. Il fratello Piersantiinvece morì da presidente della Regione Siciliana in un agguato ad opera dellamafia, a causa di alcune discordie all’interno della Democrazia Cristianalocale, in particolare con l’ex sindaco di Palermo Vito Ciancimino, cheaveva cominciato a stringere collaborazioni politiche con Salvo Lima, referentedi Giulio Andreotti.

Matteo Renzi ha annunciato la candidatura quest’ogginel primo pomeriggio durante la riunione dei Grandi Elettori del PartitoDemocratico, dove Sergio Mattarella è stato indicato come il candidatoalla Presidenza della Repubblica all’unanimità. Il politico siciliano è notoper essere un esponente della vecchia Democrazia Cristiana tutto d’un pezzo e peressere un politico calmo e riflessivo. De Mita disse di lui “Forlanirispetto a Mattarella è un movimentista”.

Mattarella inquesti anni si è dimesso da ministro nel momento nel quale passava la LeggeMammì, che ha di fatto permesso a Berlusconi di arricchirsi con lefrequenze radiotelevisive e di fondare il suo impero mediatico. Ha abolito ilservizio militare obbligatorio.

Ha dato luogo al sistema elettoralemaggioritario con una legge che porta il suo stesso cognome latinizzato (ilfamoso “mattarellum” di cui tanto si parla).

E’ stato inoltre fino ad oggi giudice della CorteCostituzionale, ministro della Difesa nel governo D’Alema e poi Amato,vicepresidente del Consiglio dei Ministri nel governo D’Alema, ministrodella Pubblica Istruzione nel sesto governo Andreotti e per i Rapporti colParlamento nei governi Goria e De Mita.

Di impronta cattolica (fondatore del PPI, parte dellaMargherita, eletto quindi con l’Ulivo) è uscito dal Parlamentonel 2008 dopo l’ultimo governo Prodi. Sarà lui il nome giusto per la Presidenzadella Repubblica?