La marcia di avvicinamento all’elezione del Presidente della Repubblica è stato un susseguirsi di voci, accordi e nomi da presentare. Oggi finalmente dopo diverse settimane di attesa inizia oggi l'elezione del Presidente della Repubblica. La prima votazione del Parlamento di seduta comune è fissata per le ore 15 e salvo colpi di scena quasi sicuramente non sarà eletto il nuovo Capo dello Stato. Infatti stando alle indiscrezioni venute a galla in questi giorni il Pd e Forza Italia, voteranno scheda bianca per queste prime 3 votazioni, per poi giocarsi la partita per il colle dalla quarta votazione in poi quando non sarà più necessario il quorum dei 2/3.
Intanto questa mattina, dopo un giro di consultazioni lampo, il premier Renzi ha indicato il nome dell'ex ministro Sergio Mattarella al Pd, nome non gradito però al leader di Forza Italia.
Tra toto nomi e accordi come si stanno organizzando le forze politiche
Partito Democratico
Il premier Matteo Renzi, questa mattina ha comunicato ai grandi elettori del Partito Democratico la scelta di Sergio Mattarella come nome papabile per la corsa al Quirinale. Mattarella è sicuramente il nome meno divisivo per il PD e troverà sicuramente l’appoggio di molti elettori, in aperto contrasto con gli accordi presi in questi giorni con Forza Italia. Resta però da superare il veto imposto sul nome dell’ex ministro da Silvio Berlusconi, ma qualora dovesse risultare questa la scelta definitiva, nelle prossime ore Renzi cercherà di convincere il leader di Forza Italia a convergere sul nome di Sergio Mattarella.
Forza Italia
Questa mattina Silvio Berlusconi ha incontrato i grandi elettori del centro destra dichiarando “Non abbiamo ancora individuato un candidato per il Quirinale. Saremo in consultazione permanente per arrivare a un nome per il capo dello Stato che possa darci garanzie” Inoltre ha dichiarato che nei prossimi giorni ci saranno ulteriori incontri con Matteo Renzi per arrivare ad una scelta condivisa sul nome da votare. Quindi sembra confermato il patto della votazione di scheda bianca per queste prime tre votazioni.
Lega e Fratelli d’Italia
Come già comunicato ieri Lega Nord e Fratelli d’Italia si chiamano fuori dagli accordi preso all’ombra del Nazareno e voteranno per queste prime tre votazioni il giornalista Vittorio Feltri. Intanto non mancano le stoccate al Movimento 5 Stelle per aver inserito nella lista dei candidati Prodi e Bersani, definendo le scelte pentastellate "ridicole".
Movimento 5 Stelle
Il Movimento 5 Stelle dopo la riunione del gruppo parlamentare di ieri, ha aperto le consultazioni on-line per la scelta del candiato presidente. Tra i candidati venuti fuori dalla riunione di ieri, Pierluigi Bersani, Raffaele Cantone, Nino Di Matteo, Ferdinando Imposimato, Elio Lannutti, Paolo Maddalena, Romano Prodi, Salvatore Settis, Gustavo Zagrebelsky, ha vinto Ferdinando Imposimato con 32% delle preferenze. Sarà proprio l'ultimo dei magistrati ad essere il candidato presidente che i grandi elettori pentastellati voteranno per queste prime tre votazioni. Verrà votato intanto per queste prime tre votazioni, perchè questa volta i 5 Stelle (rispetto alle scorse elezioni del 2013) lasciano uno spiraglio aperto al dialogo con le altre forza politiche.
Infatti come comunicato dal blog di Grillo se al quarto scrutinio dovesse uscire un nome condiviso dalla maggioranza delle forza politiche, verrà deciso “con una consultazione lampo sul blog” se allinearsi o meno alle scelte della maggioranza.