Il Piano Triennale delle opere pubbliche alimenta un dibattito mai sopito nell'arena politica di Noto dalla recente campagna elettorale per le amministrative. L'occasione viene data dalla seduta di Consiglio comunale che ha avuto luogo a Palazzo Ducezio martedì sera, quando è entrato in aula il provvedimento proposto dall'Amministrazione comunale guidata da Corrado Bonfanti. "È chiaro - scrive Corrado Figura, candidato sindaco in occasione del ballottaggio dello scorso mese di giugno - che il Piano Triennale delle opere pubbliche è un documento indispensabile per predisporre il bilancio di previsione, ma dovrebbe essere un atto fondamentale per disegnare lo sviluppo economico e sociale della nostra comunità, invece diviene un vero e proprio libro dei sogni, in cui ci sono scritte tante cose ma poche se ne faranno.

Inoltre notiamo che alcune opere che sono in fase di realizzazione, avvengono indebitando il Comune che è costretto a contrarre mutui che graveranno sulle tasche dei nostri concittadini".

Aggravio di costi per i contribuenti

"Noi riteniamo - continua Figura - una cosa buona agire rintracciando i fondi europei grazie alla giusta progettualità. Fino all'ultimo consuntivo 2014, si sottolineava l'aspetto che il Comune di Noto continua ad avere una spesa corrente molto alta che ha portato a ritardi nei pagamenti degli stipendi dei dipendenti comunali, con il mese di settembre non ancora erogato e ritardi nei pagamenti delle ditte che prestano servizi per il Comune. Novità è l'inserimento di un progetto di finanza per la gestione della pubblica illuminazione cittadina che rappresenta un ulteriore aggravio di costi per i netini.

Infatti si attribuisce per decenni la gestione degli impianti per migliaia di euro l'anno con la condizione di sostituire gli impianti con luce a led. Ma come si fa a calcolare il costo futuro della tecnologia per l'illuminazione quando cinque anni fa una lampadina a led costava venti euro, nel 2015 solo nove euro e adesso addirittura quattro?".

"Riteniamo - conclude Figura - che questo Piano non solo è un libro dei sogni, ma comporterà anche un aggravio di spesa per tutta la collettività, senza realizzare le opere necessarie per portare sviluppo alla comunità netina".