I pazienti con reflusso ricevono raccomandazioni sullo stile di vita da seguire, tra cui l’esclusione di alimenti come pomodoro e cioccolato.Questi cibi però, sono anche ricchi di nichel.La relazione sussiste e, in effetti, in uno studio pubblicato sulla rivista "United European Gastroenterology Journal" in aprile 2016, condotto su 210 individui, è stato osservato che ben il 40% dei soggetti con reflusso risultava allergico al nichel. Questo metallo, oltre ad essere presente nell’aria, nell’acqua e nel terreno,è particolarmente concentrato in alcuni alimenti (pomodoro, cacao, avena, fagioli, lenticchie, cereali a chicco intero, arachidi, noci e nocciole).

I pazienti trattati con una dieta a basso contenuto di nichel,per 6 mesi hanno mostrato un miglioramento significativo dei sintomi.I dati suggeriscono, dunque, di valutare la presenza dell’allergia a tale metallo nei casi di reflusso, per tarare meglio l’alimentazione da seguire.

Reflusso gastroesofageo e sindrome di allergia al nichel sistemica

Il reflusso è uno dei maggiori disordini diagnosticati nei paesi occidentali, con una patogenesi multifattoriale (ritardo dello svuotamento gastrico, diminuzione del tono LES - Low Esophageal Sphincter - e aumento della sensibilità chimico-meccanica dell’esofago).La sensibilizzazione della mucosa dell’esofago indotta dagli allergeni degli alimenti, si sospetta possa essere causata soprattutto dalnichel.

Questo metallo è ubiquitario, viene utilizzato per scopi industriali, ed è particolarmente presente in alcuni alimenti, in dipendenza anche della zona di coltivazione. Èla causa principale della dermatite atopica da contatto e della SNAS (sindrome di allergia al nichel sistemica), caratterizzata da disordini gastrointestinali, respiratori e neurologici.L’incidenza mondiale è molto alta e sta aumentando; attualmente si attesta attorno al 20%.

Lo studio clinico

Presso il Dipartimento di Malattie Digestive e Medicina Interna dell’Università di Bologna, sono stati reclutati 210 pazienti di età compresa tra i 18 e i 75 anni con reflusso gastroesofageo (diagnosticato in base ai sintomi di bruciore di stomaco o regurgito), e 140 persone senza reflusso. Nessuno aveva seguito una dieta ad esclusione di nichel.

La reattività al nichel è stata misurata con il patch test, considerato il “gold standard” per diagnosticare l’allergia a questo tipo di metallo.Da una prima analisi senza dieta, gli allergici al nichel erano in percentuale significativamente maggiore nei soggetti con reflusso (40%) rispetto a quelli sani (16%); gli allergici erano maggiormente donne, con episodi di asma.

I pazienti con reflusso venivano istruiti per seguire una dieta con alimenti a basso contenuto di nichel, al termine della qualerivelavano un benessere generale. Èevidente che l’allergia al nichel contribuisce allo sviluppo della condizione pro-infiammatoria della mucosa del sistema gastrointestinale, oppure aumenta la suscettibilità della giunzione gastroesofagea al danno acido.