Il reflusso gastroesofageo si presenta con un bruciore dietro allo sterno, alla bocca dello stomaco che si accompagna ad un rigurgito di cibo acido. Questo si manifesta quando il contenuto dello stomaco risale nell'esofago perché la valvola che separa l'esofago dallo stomaco non chiude bene e perciò permette ai cibi e ai succhi gastrici di tornare indietro.

Quando è presente il reflusso, il bruciore aumenta dopo aver finito di mangiare, durante il riposo notturno e quando il corpo è disteso oppure sta compiendo gesti normali come allacciarsi le scarpe o raccogliere qualcosa.

Ultimamente il reflusso gastroesofageo è un disturbo molto comune e diffuso e colpisce una persona su cinque. Questo disturbo è più facile che si manifesti durante la gravidanza: nei primi tre mesi aumenta l'ormone progesterone che agisce rilassando la valvola che separa lo stomaco dall'esofago.

Cosa fare quando il medico appura il reflusso gastroesofageo?

Per diminuire i sintomi del reflusso o per prevenire un'eventuale ritorno è utile evitare tutte le cause di cattiva digestione, controllare il proprio peso corporeo, smettere di fumare, seguire una dieta equilibrata e praticare regolarmente attività fisica.

Nelle forme più impegnative possono essere utili i farmaci prescritti regolarmente dal medico.

Cosa non fare in presenza di reflusso gastroesofageo?

  • Piegarsi in avanti subito dopo aver mangiato;
  • Fare sport subito dopo aver mangiato;
  • Sdraiarsi a stomaco pieno: dovrebbero passare 2 o 3 ore tra la fine del pasto ed il momento di sdraiarsi;
  • Sollevate la testiera del letto di 10/15 cm con supporti e/o letti appositi;
  • Indossare abiti o cinture che stringono lo stomaco.