Nella puntata del programma televisivo "Le Iene" del 9 ottobre 2016 la reporter Nadia Toffa ha realizzato un servizio sulla dieta "mima-digiuno" ideata dal biochimico Valter Longo, nato a Genova nel 1967 e Dottore in Biochimica presso la Ucla di Los Angeles, noto per essere l'autore de "La dieta della longevità". Specializzatosi in studi sull'invecchiamento, Longo ha basato la sua ricerca sull'analisi delle popolazioni più longeve del mondo fra cui quelle del sud Italia e quelle ecuadoregne, individuando la "ricetta" della longevità. Invitato alla puntata del programma "Che tempo che fa" del 30 ottobre, il biochimico è intervenutoriproponendo lo scottante argomento.

Il meccanismo alla base della dieta

Elemento comune a tutte le popolazioni è quello della povertà dell'alimentazione, formata principalmente da cibi semplici e quasi totalmente priva di proteine animali. La teoria di Valter Longo, sostenuta da personalità illustri nel campo oncologico del calibro di Umberto Veronesi, si fonda sul principio che5 giorni di digiuno ogni 3-6 mesi (a seconda del peso e della corporatura della persona) favoriscono l'eliminazione delle cellule morte e la rigenerazione di nuove, meccanismo essenziale al mantenimento di un organismo giovane. Durante questo breve periodo, infatti, le cellule non ricevono più il sostentamento necessario al loro mantenimento e quelle più indebolite vengono autonomamente rimosse, favorendo il ricambio e prevenendo lo sviluppo di tumori e malattie.

Test e risultati

In base alle analisi e ai test eseguiti su topi, le indagini si sono verificate esatte: i topi che hanno seguono il regime alimentare consigliato, sebbene risultino meno sviluppati sotto un punto di vista fisico, hanno un'aspettativa di vita più alta del 50% rispetto ai "fratelli" e si dimostrano più brillanti nella soluzione di semplici problemi, come ad esempio trovare un nascondiglio sicuro e memorizzare dati basilari.

Anche gli esseri umani che hanno testato questa dieta hanno potuto notare nelle analisi del sangue netti miglioramenti nei valori che indicano l'invecchiamento del corpo.

I punti essenziali della dieta

La dieta, assolutamente sconsigliata a ragazzi troppo giovani (all'incirca sotto i venti anni) e a persone troppo anziane o con problemi di salute, prevede 5 giorni quasi a digiuno, per l'appunto.

Per ogni giorno è previsto un "menu" diverso, ma per fare un esempio un pasto "tipo" prevede il consumo di sette olive. Per produrre i suoi effetti la dieta deve essere accompagnata da un regime alimentare abituale sano e povero di proteine animali, che rispecchi le basi della dieta mediterranea. Solo il 10% della popolazione italiana, attualmente, segue queste linee guida. Generalmente sconsigliato anche l'eccessivo esercizio, che mette a dura prova la resistenza fisica.