Nuova bufera per la sindaca di Roma Virginia Raggi: dopo aver rischiato l'espulsione dal Movimento Cinque Stelle ad opera di Beppe Grillo in seguito all'arresto di Raffaele Marra, ex braccio destro della Raggi e da quest'ultima fortemente sostenuto, gli atti riguardanti le nomine della sindaca sono in procinto di essere trasmessi alla magistratura per accertarne la regolarità. Il motivo si rintraccia in una dicitura inserita da lei stessa riguardo la nomina a responsabile del Turismo per il Campidoglio di Renato Marra, fratello di Raffaele, in base a una "procedura non comparativa".

Tale procedura però risulta vietata in presenza di possibile conflitto di interessi, come in questo caso. Ad aggravare la situazione vi è la circostanza che Renato Marra non avrebbe mai avuto esperienza nel settore del Turismo, avendo lavorato fino a tale momento come vicecapo della polizia locale. Poco chiare anche le modalità della nomina di Francesca Marra, sorella di Raffaele, Renato e Catone Marra, come funzionaria del Campidoglio. La sindaca però assicura: "non sono stata ricattata".

Indagini aperte sulla Ong intestata a Catone Marra

Nel mentre, a Malta si sono aperte in data odierna le indagini su Catone Marra, fratello maggiore di Raffaele e intestatario di una Ong con sede nella capitale isolana.

Stando ai dossier che raccolgono alcune segnalazioni passate, però, le attività svolte dalla Ong "“International Organization for the Diplomatic Relations” non sarebbero volte alla beneficenza, ma a mettere in contatto gli imprenditori intenti a effettuare investimenti a Malta con avvocati e personalità dell'amministrazione locale.

A confermare le ipotesi, oltre a una dichiarazione dell'imprenditore Luca Silvestrone, anche l'altissima quota di iscrizione alla società: ben 7.500 euro, a cui si aggiungono anche le spese extra tra cui quelle per le divise d'ordinanza (circa 1.500 euro). Sospetto anche il conto corrente su cui i bonifici per l'iscrizione devono essere effettuati, che presenta una denominazione diversa rispetto a quella della Ong (“International Organization of Diplomatic Correspondent"). Attualmente, l'antiriciclaggio di Malta e la Banca d'Italia stanno investigando anche sui passaggi di denaro fra l'isola e l'Italia tra i membri della famiglia.