Ingrassare? Non è quanto si mangia bensì una forma di intolleranza alimentare che procura quei chili di troppo, difficili da mandare via.

Questa teoria, ultimamente molto di moda, nasconde in realtà una sentenza non solo priva di alcun fondamento scientifico, ma arricchirebbe le tasche di una folta schiera di pseudo esperti che, attraverso opinabili metodi di diagnosi, sosterrebbero che alla base di un aumento di peso vi sarebbero particolari intolleranze verso alcuni alimenti che, per questo motivo, andrebbero rigorosamente eliminati dalla propria dieta quotidiana.

La Società Italiana di Diabetologia smaschera le bufale

La SID, la Società Italiana di Diabetologia, ha deciso di fare chiarezza sul diffondersi delle intolleranze alimentari a spiegazione dell’aumento di peso, precisando che benché esistano forme di intolleranza verso alcuni alimenti, sono da ritenersi privi di fondamento quando utilizzate per motivare il sovrappeso.

Test iridologici, elettrodermici, del capello o della saliva e altri metodi definiti inusuali, pretenderebbero, secondo la SID, di dare una risposta a quella che ormai appare come un’epidemia di obesità, fenomeno che ha visto il preoccupante diffondersi di presunti esperti dietologi che, forti dell’invincibile passaparola del web, propinano regimi alimentari ad hoc, la cui efficacia e base scientifica risulterebbero piuttosto incerte.

La SID, insieme all’Associazione italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica, all’Associazione Medici Dietologi, all’Associazione Nazionale Dietisti, alla Società Italiana di Nutrizione Umana, a quella di Nutrizione Pediatrica e alla Società Italiana dell’Obesità, è scesa in campo piuttosto agguerrita, producendo un documento scientifico che, analizzando il rapporto tra sovrappeso e intolleranze alimentari, evidenzia che non esiste alcun legame tra questi, così come non esistono prove in grado di considerare validi i metodi di analisi utilizzati per avvalorare quella che più che una teoria, sarebbe una vera e propria bufala.

A dimagrire è solo il portafogli

Giorgio Sesti, presidente della SID, sottolinea, alla luce di quanto rivelato con prove alla mano, che l’unico modo per contrastare l’aumento di peso è quello di seguire una dieta bilanciata, preparata da veri esperti nutrizionisti, accompagnandola da un’attività fisica costante.

La teoria che mette in relazione il sovrappeso a presunte allergie alimentari non solo è priva di fondamento ma serve solo a svuotare il portafogli di coloro che si affidano, speranzosi, a improvvisati guru della dietetica, dalle esose parcelle, che in questo momento cavalcano l’onda di un successo destinato, secondo la SID, a finire molto presto.