La blogger de Il Giornale Gioia Locati ha pubblicato un articolo per mettere in evidenza i risultati di una autorevole ricerca, pubblicata su una pubblicazione di riferimento del mondo dell'oncologia, ma passata praticamente inosservata ai principali media italiani. Si tratta del rapporto del "Global Burden of Disease project", recentemente pubblicato sulla rivista "Jama Oncology". Secondo i risultati della ricerca un uomo su tre e una donna su quattro sono destinati nel corso della loro vita ad ammalarsi di cancro. Che ormai rappresenta la seconda causa di morte, dopo le malattie cardiache.

Il dettaglio della ricerca

Lo studio ha preso in esame il periodo che va dal 1990 al 2015. L'anno scorso a livello globale sono stati registrati 17,5 milioni di persone ammalate di cancro e 8,7 milioni di decessi. Una vera e propria epidemia di cui però i media parlano poco. I ricercatori hanno elaborato un parametro per misurare il peso degli effetti del cancro sulla Salute sulla popolazione mondiale. Lo hanno chiamato DALY. acronimo inglese di disability-adjusted life-years, e misura quanti anni di vita sono stati perduti a causa di decessi prematuri provocati dai tumori. Nel solo 2015 il cancro si è mangiato oltre 208 milioni di anni di vita.

Preoccupante quanto emerge per l'Italia

I dati emersi dalla ricerca per quanto riguarda il nostro paese sono tutt'altro che confortanti.

Oltre ad essere una delle nazioni più colpite dalla malattia, mentre nei paesi più sviluppati il trend vede diminuire i tassi di mortalità dovuti al cancro, nel nostro paese questo non è accaduto. Siamo uno dei paesi ad alto reddito che se la passa peggio, insieme a Francia, Giappone e Australia. Ma le cattive notizie non si fermano qui, in quanto secondo gli scienziati in futuro la situazione non potrà che peggiorare ulteriormente. Gli autori della ricerca concludono che oltre all'impegno sul fronte delle cure è necessario puntare sulla prevenzione, che potrebbe essere determinante per ridurre l'incidenza della malattia.