Si è svolto in Italia, all'ospedale di Chioggia, nella mattina di Lunedì 14 Novembre un intervento chirurgico per asportare un cancro mediante una tecnica rivoluzionaria definita "termoablazione mediante microonde". Mediante un ago rovente il chirurgo riesce a sciogliere il tumore, in modo totalmente indolore. L'intervento inoltre richiede tempi molto ridotti rispetto alle tecniche tradizionali: circa 10 minuti, contro le diverse ore che di solito durano le operazioni chirurgiche di questo tipo.
Le caratteristiche della particolare tecnica
Già utilizzata con efficacia all'estero, la nuova tecnica è sbarcata anche nella nostra penisola, dove è previsto che inizi a svilupparsi.
Questo metodo attualmente può essere impiegato solo per alcune tipologie di tumori, tra cui alcuni dei i più diffusi: polmoni, fegato, reni, tiroide ed ossa, ed è efficace anche in caso di metastasi. Per sottoporsi all'intervento il paziente viene sedato, e una volta effettuata l'operazione non dovrà sottoporsi alla chemioterapia, trattamento che spesso ha degli effetti collaterali consistenti.
Come si svolge l'intervento
Il primario di chirurgia dell'ospedale di Chioggia, Salvatore Ramuscello ed il responsabile del servizio di ecografia interventistica dello stesso presidio Mario Della Loggia, intervistati dal quotidiano "Il Gazzettino" hanno spiegato in cosa consiste la nuova tecnica. Guidati dalle immagini dell'ecografia i medici dopo aver effettuato una piccola incisione, inseriscono nella ferita un dispositivo simile ad un ago, capace di diventare incandescente in pochi secondi grazie ad un generatore di microonde.
Attivato in modo controllato e localizzato sulle cellule malate, con un grado di potenza commisurato alla grandezza del cancro, questo viene eliminato con una precisione millimetrica.
Un altro aspetto positivo illustrato dai medici, consiste nel fatto che essendo poco invasiva la tecnica può essere utilizzata anche su pazienti che soffrendo anche di altre patologie non possono essere sottoposti ai tradizionali interventi chirurgici.