Il numero dei ricoverati in Italia supera il milione di pazienti, tra i quali il 90% sono urgenti e ripetuti.Si tratta di dati che vengono messi a disposizione dalla Fadoi, la Federazione delle associazioni dei dirigenti ospedalieri internisti.

E allora perchè gli ospedali di medicina interna di Roma sono stati privati delle visite specialistiche per i ricoverati che ne necessitano subito dopo gli interventi?

L'iniziativa della SIMI

Nemmeno la società italiana di medicina interna è riuscita a capacitarsi di questa decisione del governo, e ha pertanto richiesto che vengano presi provvedimenti in proposito.Si tratta, infatti, di una decisione posta a discapito di tutti i pazienti (soprattutto gli anziani) non solo dal punto di vista economico (per coloro che possiedono redditi troppo bassi), ma soprattutto dal punto di vista della salute che li coinvolge in una "girandola" di medici specialisti (dal dermatologo al pneumologo).

Infatti una volta tornati a casa, i ricoverati sono costretti a rivolgersi separatamente e indistintamente a medici specialisti, senza avere una visione generale della cura da parte di un unico medico specializzato.

Dalla parte dei pazienti

Per questo motivo è intervenuta la SIMI a favore della parte debole, il paziente da tutelare e garantire, dato che su 6,4 milioni di ricoverati in Italia, il 16 % si trova in un reparto di medicina interna.

E' lo stesso presidente della SIMI,Francesco Perticone, a sostenere che "Le malattie croniche non trasmissibili sono la nuova emergenza sanitaria e in Italia sono responsabili del 92% dei decessi e riguardano un numero sempre più ampio di persone, anche giovani, visto che ben 1,5 milioni di 45-55enni deve già convivere con più patologie.

Tutto ciò è determinato dall'aumento dell'età media e da una prevenzione insufficiente".

Una soluzione, nel senso di ridistribuzione egualitaria dei fondi e di "attribuzione delle risorse che elimini le disuguaglianze di salute" come evidenziato dalla Fnomceo (Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli Odontoiatri), attraverso la persona del presidente Roberta Chersevani, è stato apportato dall'attuale ministro della salute Lorenzin.

Durante il consiglio dei ministri, che ha dato il benservito alla legge del bilancio, sono stati infatti destinati113 miliardi per la sanità, cosa che potrebbe evitare nuovi tagli per l'assistenza e l'assunzione di personale.