I casi di Autismo negli Stati Uniti e in particolare in California, hanno visto un vero e proprio boom negli ultimi anni. La regione americana a forte propensione agricola è colpita da un massiccio utilizzo di pesticidi chimici di sintesi, i ricercatori dell'Università di Davis hanno analizzato i dati delle nascite scoprendo un legame con l'autismo.

L'uso di pesticidi causa di autismo

Gli effetti dell'uso di fertilizzanti e pesticidi sulle donne incinta sono già stati studiati e analizzati dai ricercatori: malformazioni congenite, problemi allo sviluppo del sistema nervoso, malattie all'apparato endocrino e riproduttivo, alterazioni nelle funzionalità del sistema immunitario.

Lo studio pubblicato recentemente sull'autismo getta una nuova luce su questo disturbo che coinvolge sempre più i neonati californiani. Ha evidenziato infatti come un'esposizione massiccia della donna incinta ai pesticidi utilizzati in agricoltura può favorire l'insorgere del disturbo nei neonati.

Non solo l'esposizione prima del parto ma anche durante l'allattamento i pesticidi inspirati potrebbero confluire nel latte materno ed essere trasmessi al bambino, compromettendo lo sviluppo neurologico. L’Epa, Environmental Protection Agency, negli anni duemila aveva vinto la battaglia contro un potente insetticida domestico il clorpirifos, venduto negli spray. Avevano dimostrato come la molecola insetticida una volta inspirata potesse attraversare facilmente la placenta.

Il comunicato stampa rilasciato dai ricercatori non lascia spazio all'immaginazione: "L'autismo ha colpito un bambino su 68 nel 2010 mentre ne colpiva uno su 150 nel 2000 nella stessa zona censita". Il rischio di contrarre l'autismo aumenta se la donna incinta è più esposta alle sostanze chimiche nel secondo e terzo trimestre di gravidanza, come riporta Janie Shelton, relatrice principale dello studio.: "le donne incinte dovrebbero stare attente ad evitare il contatto con sostanze chimiche in agricoltura sia respirando che mangiando ortaggi o cibi lavorati”.