La sindrome metabolica (associata all’incremento del colesterolo, con aumento del rischio di malattie cardiovascolari) è un problema diffuso in tutto il mondo:colpisce il 50% degli uomini e il 20% delle donne. Una dieta ricca di fibre (ortaggi e frutta) può migliorare i parametri metabolici, ma i cereali orzo e avena, ricchi di fibre solubili quali i beta glucani, contrastano il grasso viscerale. E’ quello che hanno dimostrato i ricercatori giapponesi del Department of Food Science, Otsuma Women’s University di Tokyo (Giappone), in uno studio condotto su 100 soggetti (uomini e donne) in sovrappeso (BMI > 24 kg/m2) e con obesità centrale (eccesso di grasso addominale).

I partecipanti, sono stati suddivisi in due gruppi. Uno ha consumato per 12 settimane una miscela di riso (con bassi livelli di fibre) e orzo ad alto contenuto di beta glucani (5.8%). L’altro gruppo ha assunto riso e orzo senza beta glucani; le due specie di orzo, non geneticamente modificate, erano state sviluppate dall’Organizzazione “National Agriculture and Food” in Giappone. Entrambi hanno evidenziato una riduzione del grasso viscerale e del peso corporeo, soprattutto il gruppo ricevente i beta glucani, suggerendo che l’assunzione di beta glucani può contribuire a prevenire l’obesità centrale (grasso addominale). Il lavoro è stato pubblicato sulla rivista Nutrients nell’ottobre 2017.

Beta glucani

Sono fibre indigeribili (polisaccaridi) presenti in diversi alimenti: orzo, avena, crusca, funghi, alghe. L’EFSA (Autorità per la Sicurezza Alimentare Europea) afferma che il consumo regolare di beta glucani contribuisce al mantenimento della concentrazione normale di colesterolo nel sangue. L’FDA (Food and Drug Administration, americana) ha stabilito che 3 grammi al giorno di fibre solubili, assunte tramite orzo intero e avena, possono limitare il colesterolo totale e LDL e, di conseguenza, il rischio delle malattie cardiache.

L’orzo ne contiene ben il 4%, quindi 4 gr in 100 grammi di prodotto.

Studio clinico e meccanismo di azione

I partecipanti, nell’ambito della dieta di 3 pasti al giorno, hanno mangiato nei 2 pasti principali orzo ricco di beta glucani e riso oppure orzo senza beta glucani e riso: le diete non avevano differenze di apporto calorico (circa 1800 kcal/al giorno) e di nutrienti, ma solo in fibre totali (18 gr al giorno di un gruppo rispetto ai 12 gr dell’altro).

Ogni 6 settimane sono stati analizzati campioni di sangue (insulina a digiuno, emoglobina glicata, colesterolo totale e LDL), grasso viscerale, sottocutaneo, indice di massa corporeo (BMI) e circonferenza addominale.

Gli effetti anti grasso viscerale e dimagranti riscontrati in coloro che seguivano una dieta ricca di beta glucani, sono stati spiegati con la formazione di soluzioni viscose nell’intestino tenue; queste sono in grado di rallentare svuotamento gastrico, digestione e assorbimento del cibo, ridurre i livelli di glucosio e insulina postprandiale, innalzare i livelli di acidi biliari e steroli, moderatori dell’assorbimento del colesterolo LDL. Il consumo di orzo ha abbattutto anche l’espressione della proteina SREBP-1c (sterol regulatory element-binding protein 1c), coinvolta nella lipogenesi (sintesi dei grassi). La diminuzione del grasso viscerale è mediata, quindi, da una riduzione di SREBP-1 c e della secrezione di insulina.